“Epilogue”: lo spettacolo d’addio dei Daft Punk che fa male al cuore

“Epilogue”: lo spettacolo d’addio dei Daft Punk che fa male al cuore

23 Febbraio 2021 0 Di Glenda Castrucci

Grazie a Dio esiste la musica. O meglio, grazie a chi la musica la fa.
Alcuna è straordinaria, altra sarebbe meglio evitarla, ma in ogni caso fa bene all’esistenza.
Ieri 22 febbraio 2021 il duo parigino Daft Punk ci ha detto addio, così, di punto in bianco, hanno preso e ce l’hanno detto.
Ma che il loro spettacolo possa continuare nei cuori di ognuno di noi, per sempre.

 

Ho detto addio a molti artisti durante la mia esistenza e, chissà, a quanti ancora lo dirò.
Alcuni se ne sono andati prima ancora che io nascessi, altri non li ho mai incontrati dal vivo.
A volte penso a come sarebbe stato se fossi vissuta in epoche passate, magari negli anni ’70.
Oppure, alle emozioni che avrei provato nel vedere Joe Cocker e i The Who a Woodstock. A come avrei cantato a squarciagola ad un concerto di Rino Gaetano. A come avrei potuto ballare in strettissime tutine paillettate le hit dei Dead Or Alive.
Ma… Sono nata nel 1993, cresciuta con i Backstreet Boys e Britney Spears.

Con me, però – ringraziando gli dèi –, in quello stesso anno, prendeva vita il duo parigino più straordinario che Madre Musica avesse mai potuto partorire: i Daft Punk.

Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter hanno indossato per ben 28 anni dei caschi. Caschi che, pur coprendogli il volto, li han resi famosi in tutto il mondo. I due robot dalla french house, sono riusciti a farsi strada in un presente comune  entrando nella vita di ognuno di noi, comunicando con ogni tipo di pubblico in qualsiasi modo gli venisse consentito. Non esiste persona su questo pianeta a non avere almeno una loro canzone sulla playlist Spotity, non esiste persona su questo pianeta a non aver fatto festa con gli amici con i Daft Punk come colonna sonora, non esiste persona su questo pianeta a non sapere chi siano. La loro intera esistenza è stata un continuo spettacolo e noi ne siamo stati gli spettatori con la bocca aperta.

Invidio sentitamente chi ha avuto la fortuna di averli visti dal vivo.

E così come la loro esistenza è stata un continuo spettacolo, così lo è stata la loro “morte”. L’annuncio della loro separazione è stato comunicato al mondo intero con un video, “Epilogue”: i Daft Punk nel deserto, con i loro caschi, il rumore del vento, e una sola scritta: “1993-2021”.

Ammetto che per me è stato un vero e proprio lutto.
In un periodo dove il male sta regnando sul bene e sembra non esserci via d’uscita, la musica è la mia sola salvezza. La sola isola di confort. Il solo porto sicuro.
Sembra quasi che questo 2021 non abbia voglia di decollare in positivo, ma anzi, gode ad esser cattivo.

Il 28 agosto del 2009 si scioglievano gli Oasis e i fratelli Gallagher ci salutavano per sempre. Ieri, 22 febbraio 2021 a salutarci sono stati i Daft Punk.

Che la loro musica possa vivere per sempre.

 

Clicca sul link per vedere il video Epilogue dei Daft Punk: https://www.youtube.com/watch?v=DuDX6wNfjqc