Piazza del Popolo diventa la piazza rossa della solitudine

Piazza del Popolo diventa la piazza rossa della solitudine

16 Marzo 2021 0 Di Lidano Grassucci

Come è Latina in rosso? Non che siano arrivati i cosacchi, ma un virus che ci nega gli altri, che nega la città. Ed ecco come è Latina ora, a dire il vero non è ai livelli di un anno fa, ma poco ci manca e, in più, la città è più stanca. Stanca del suo silenzio, stanca di portare questo fardello, ma anche consapevole che in questo “gioco” c’è chi muore. Piazza del popolo è vuota, Moravia se ne accorse decenni fa che queste città erano destinate al silenzio. Un silenzio che il freddo di ritorno di questi giorni accentua.

La piazza è vuota, qualche umarel resiste, qualche impiegato persiste, ma mancano i “centristi”, quelli che rendono il centro tale: i commercianti, le commesse, i trasportatori con i loro Ducato, le signore curiose delle vetrine, gli studenti che hanno marinato, i professionisti nelle loro divise da avvocati, commercialisti, architetti o ingegneri. Mancano i signori anziani che tengono nella bustina di plastica trasparente le analisi della volta prima perché non si sa mai cosa può chiedere il dottore. Mancano gli indiani persi tra Prefettura, Questura e ufficio stranieri. Mancano quelli che il bar lo indossano da seduti per sentenziare la loro esperienza su tutto.

Insomma l’avrete capito della città resta lo scheletro, Latina col rosso è una balena spiaggiata e la carne è stata già mangiata.