Quel sole e i suoi dispetti

Quel sole e i suoi dispetti

17 Marzo 2021 0 Di Lidano Grassucci

Che strano effetto fa il sole quando c’è. Manzoni diceva del cielo di Lombardia che “era così bello quando era bello” che fa dire questo sole così bello quando c’è e non offende come ad agosto.

Arriva, il sole, e inonda tutto, fa il prepotente, si riprende quel che è suo: il mondo. E del mondo fa l’amore con le sue creature, una ad una, ma per ciascuna fa dono diverso, fa carezza nominale.

Attraversa le donne nei capelli, le sfiora in viso, le cura nel cammino dando piacere e non fatica ma… ma a talune osa il bacio

S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo; 
s’i’ fosse vento, lo tempesterei; 
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; 
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo

E se fossi sole?

Già, se fossi sole entrerei in occhi colorati, sentirei l’anima di quei colori e il volto di lei fa una smorfia e diventa, se possibile, più bella.

Il sole invade, dicono che sia una stella. Io non lo so, so che quando viene convinto gli uomini dicono che sia prima il vero. La chiamano la prima vera, la prima cosa vera.

Poi è una corsa verso sera, ma il sole ha un inchino al mattino quando siamo soli con lui e facciamo della vita sorriso in attesa che sboccino le rose.

 

Nella foto: Van Gogh, il seminatore (particolare). I versi sono di Cecco Angiolieri