Un giorno di cielo blu

Chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
na na na na na na na na na
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh…

Ma il cielo è sempre più blu, Rino Gaetano

Mi sveglio e c’è un sole. La televisione mi dice che la fine è vicina, il governo mi chiede di respirare piano, i negozi hanno paura e tengono chiusa la saracinesca come al tempo in cui il terrore eravamo noi che volevamo un altro modo di amare, di vivere, di essere civili e diventammo caini.

Ma c’è il sole, il cielo l’ha pulito il vento di tramontana, e lo ha fatto con scrupolo fino. Pare che un elettricista divino abbia cambiato tutte le lampade ed ora è tutto più blu. La gente stringe gli occhi per mettere a fuoco quel fuoco di luce che è divinamente troppo.

Manzoni diceva del cielo di Lombardia “che è così bello, quando è bello”. Ed ora capisco la definizione e mi ci definisco. Urca che blu. Mi guardo intorno: il solito, sotto la luce diventa uno spettacolo di Pirandello con ciascuno impegnato ad interpretare i mille se stesso, ma cosa vuoi farci in questo mondo che si è svegliato ed ha esagerato col colore. Conosco una bimba che impara da storie che sono fiabe che poi donna rincontrerà e riconoscendole si meraviglierà di tutto questo blu.

Michelangelo per farlo così come oggi qui fece fare un incredibile viaggio al blu dal lontano Afghanistan, è noi è un dono sopra la testa.

Anzi che dico è un dono nella nostra testa e… vedo l’incedere di quella speranza bambina che si è fatta adulta, grande e nel passo solitario ricorda di una storia blu raccontata tempo fa, chiusa nel tepore di cacciare via ogni freddo.

Che gelo ieri, che cielo a fatica ieri, ma guardatelo adesso invece questo blu. Un vecchio racconta di un viaggio in sella ad un falco con una scimmia e per rotta una stella. Lo prendono per matto, qualcuno ha pietà, una bimba si mette ad ascoltare e lo guarda nei segni del volto e dice “lei ha qualcosa di blu”.