Nell’intreccio di vita uguale

lo amo colui che si vergogna quando il lancio dei dadi riesce in suo favore e si domanda: son forse un baro?

Friedrich Nietzsche

Un coniglio con il panciotto e con l’orologio, ma no… dio mio quanti sono. Ma dove sono. Orologio nel taschino e per destinazione alcun destino. Un gatto venuto dalle nevi, elegante in livrea rossa con le arie che si danno i felini e i gatti anche di più.

Ecco ci sono anche i giocatori, bari, di dadi e chi pagherà il peso della truffa.

Come vedi tutto è normale in questa inutile sarabanda, ma nell’ intreccio di vita uguale

Francesco Guccini, Lettera

Si gonfia il petto il generale in battaglie ancora da fare. Si cimenta in arditi voli un merlo sull’aiuola.

Resta una coccinella con il dorso a pois su un rosso cardinale.

Qualcuno cerca il senso di questa sarabanda, ma è solo un quadro sulla stessa domanda dell’esistenza fuori dalla stanza.

I conigli parlano fitti, il gatto fa il sornione e non cambia mai opinione.

Mi insegnarono con rigore che il coniglio non ha il panciotto, il gatto non si da arie e la coccinella porta fortuna.

Si poggia sulla mia mano, è delicata che me non fosse. cammina per un poco tra le vene del dorso, ogni tanto vanitosa nostra i puntini neri e pare dire “guarda come stanno bene con il rosso”, e si inoltra lungo il dito come fosse a passeggio pe una via del centro.

Come vedi tutto è normale in questa inutile sarabanda, ma nell’ intreccio di vita uguale

Che sole e con lui che piccolo pizzico di freddo su questo caldo.

Pare una torre questo volo di coccinella, quanto è basso intorno.

Una bimba mi chiede: ma che storia è questa? Mica si capisce bene

E mica si comprende la vita, la vita si intreccia e in un quadro ci sono mille colori, per capire il blu devi togliere, una per una, le interferenze e scoprirai che la vita interferisce con noi, non dando appuntamenti che rispettiamo. Il conoglio guarda l’orologio “e’ tardi”

Nella foto: Caravaggio, i bari