Sono juventino ma vorrei giocare con l’Avellino

Sono juventino ma vorrei giocare con l’Avellino

20 Aprile 2021 0 Di Lidano Grassucci

Ora uno che per definizione si sente “super” e tutti gli altri li considera banali, mediocri è un illuso. Sono juventino, la Juventus è la mia squadra di calcio e non è un “fenomeno da baraccone”, non è uno “spettacolo come il circo”. E’ squadra di calcio e nel calcio anche Pelè può essere marcato, Maradona fermato. Può capitare che ti batta l’Atalanta, il Frosinone.

Lo sport è che anche gli dei possono cadere e innamorarsi dell’umano. Può accadere, se è “negato” ad origine l’ascensore e sono sempre gli stessi a fare spettacolo, allora è come andare a vedere “La bella e la bestia”, “Aggiungi un posto a tavola”, “Il sindaco del rione sanità”, o di andarsi a vedere il circo Togni.

Bisogna competere non presumere, al fischio dell’arbitro di inizio partita il Frosinone deve sperare di battere la Juve, non non poterlo fare in nome di una posizione da Olimpo.

Nello sport non c’ paradiso a priori o inferno allo stesso modo, c’è il limbo dello scontro e il risultato che decreta il momentaneo paradiso o la precarietà dell’inferno.

Non esistono uomini, squadre, idee migliori delle altre.

Sono juventino ma vorrei ancora vedere giocare la Juve con l’Avellino con il rischio di perdere.