Gli occhi, il naso e la bocca di noi setini tali e quali ai vostri

Gli occhi, il naso e la bocca di noi setini tali e quali ai vostri

14 Maggio 2021 0 Di Lidano Grassucci

Vi confido un segreto, ma non lo dite in giro, tenetevelo in serbo: “noi di Sezze siamo quasi umani come voi”. Pensate abbiamo due occhi con un mezzo un solo naso.

Sempre in segreto debbo dirvi che ogni mattina ci alziamo e andiamo a lavorare, tale quale a voi. Certo c’è qualcuno di noi che non è buono, ma che non si sappia anche se quando il Signore, Dio dell’Universo, ha creato il male non ha indugiato da noi più che altrove, ma ha gettato lo stesso seme che da voi, tal quale.

Segreto per segreto vi dico che noi, noi setini, piangiamo nel dolore e quando si ride ridiamo, tali e quali agli uomini umani. Pensate siamo anche italiani (per l’Europa ancora non so dire, per via del tanto sole che abita qui e ci fa pelle scura come a nonno mio buonanima cotto di fatica).

Qualcuno dice che qui, tra noi, c’è la mafia e l’omertà e lo dice un signore che da lontano ha preteso anche il vaccino non come diritto per un bisogno  ma come “esclusiva” per un privilegio, un tal Morra. Ma se la contraddizione c’è è sua ed io non sono nessuno per rilevarla, per altro sono anche setino e quindi sbagliato.

Poi ricordo, ma non lo dite in giro, perché da noi la prepotenza non aveva casa: noi eravamo contadini senza terra e ce la siamo presa ma non come privilegio ma con lavoro e lotta, con il petto fiero non celati, per riscatto. Sapete il riscatto quella roba di cui parla Filippo Turati: “il riscatto del lavoro dei propri figli sarà” . L’unico riscatto che conosciamo.

Noi non abbiamo mai chiesto carità (mai per millenni), ma abbiamo fatto scioperi andando a lavorare, alla rovescia, che il bisogno c’era ma l’elemosina  ci umiliava.

Noi abbiamo messo fegato e cuore alla libertà pagando tutto anche il furto della terra nostra da millenni, come gli indiani d’America, gli aborigeni australiani.

Non abbiamo abbassato il capo ai fascisti e ogni prepotente qui da noi ha avuto il medesimo trattamento che abbiamo riservato loro. Di altro non posso sapere, ma testimonio il mio orgoglio, per quello che sento.

A Firenze girava un mostro, ma nessuno ha cancellato gli Uffizi, il Duomo relegandoli a tana di draghi, e tutti abbiamo tentato di “acchiappare” il reo non di condannare la città, i cittadini, la sua immensa bellezza.

Mi chiamo Lidano, sono di Sezze e piango e rido, respiro, mangio e lavoro, tal quale a voi.  Non sono superiore a nessuno, neanche più onesto, ma mai secondo, talvolta mi incazzo “pe lo giusto” che vedo. E ringrazio San Lidano e San Carlo di esserci nato qui e di essere me stesso.

Nonno Lidano mi disse a 14 anni: “ I’ omo po radduce puro alle 4 della domano, basta che alle 5 s’arizza e va a fadia”. Noi non rubiamo, non bariamo, lavoriamo e talvolta qualcuno di noi sbaglia come si fa nell’umanità. Tal quale a voi.

 

Nella foto: San Lidano e San Carlo