Ebbrezza, ubriacarsi

Ebbrezza, ubriacarsi

20 Maggio 2021 0 Di Lidano Grassucci

Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi piega a terra, dovete ubriacarvi senza tregua.

Ma di che cosa? Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi.

E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa , chiedete al vento, alle stelle, gli uccelli, l’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è: e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno:

È ora di ubriacarsi! Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.

“Ubriacatevi” di Charles Baudelaire

 

Dicevano maledetti, parlavano maledetti, vivevano maledetti. Poi mettere al dire il male fa durezza per chi non cerca che essere se stessi. Ciascuno ha il suo equilibrio che significa mettere dentro l’eccesso se c’è. Ma poi cosa è l’eccesso. I poeti maledetti non volevano in alcun modo il male, ma lo sentivano addosso da chi diceva male, malediceva.

Ubriacarsi di vino o di poesia è la medesima cosa, è del medesimo disordine. Sulla scrivania in disordine libri disordinati.

ho visto anche degli zingari felici
corrersi dietro, far l’amore
e rotolarsi per terra,
ho visto anche degli zingari felici
in Piazza Maggiore
ubriacarsi di luna

Claudio Lolli, Ho visto degli zingari felici

Ho bevuto in vecchie cantine bellezze divine, ho sentito stordito il suono di mille fanfare, ho avuto modo di sentire liriche impressionanti in vestiti di scena dentro scenografie roboanti.

Mi sono ubriacato di vita e di questo abuso non voglio smettere, attendo a dismettere il dolore,

Un uomo rude si toglie la scheggia dalla ferita, un pirata si taglia la gamba e contro il dolore il rum, contro la vita per la vita mille pinte di rum.

Nessun ubriaco ha mai fatto guerre, nessun maledetto ha mai cantato marce funebri. Chi si ubriaca di poesia, di vino o di bellezza ha l’eccesso di non per amare alcun male e male poter fare. Ubriaco chi si ama

 

Nella foto: Michelangelo, Ebbrezza di Noe Cappella sistina