Latina/ Sono rispuntati i chioschi al mare di Davide Facilepenna

Latina/ Sono rispuntati i chioschi al mare di Davide Facilepenna

21 Maggio 2021 0 Di Fatto a Latina

“Voglio vederti danzare
Come le zingare del deserto
Con candelabri in testa
O come le balinesi nei giorni di festa”

Nelle orecchie i versi del musico-sciamano (andato a cercare per sempre l’alba dentro all’ imbrunire) si diffondono da una finestra di Via Verdi, mentre inizio il mio bici-giro quotidiano.
Via de Lido, Percorso Ganci, Fogliano, Ciclabile di Borgo Grappa per spuntare al mare ed aggredire la litoranea fino a Capo Portiere.
Tutto in solitaria e con enorme calma, per fare foto, come piace a me. Affronto pure con (quasi) gioia il muro di vento che inesorabilmente mi blocca appena dopo il Camping Rio Martino. Mi aspetto il solito lungomare “a sinistra” selvaggio e brullo con lo sfondo del lago ed invece ci trovo una novità.
Sono rispuntati i Chioschi al mare. Tre in fase di allestimento ed uno già pronto. Quanti anni sono che non ne vedevo così tanti? Vabbè lo scorso anno che la pandemia tutto giustifica (pure le scalette di legno dissestate e le concessioni attivate ad Estate quasi finita ovvio) ma pure prima mica me lo ricordo più quando li ho visti tutti ad inizio stagione
balneare.

Dovrei fare uno sforzo di memoria che manco l’ultimo trofeo alzato dalla mia squadra mi procurerebbe; ad occhio e croce forse dieci anni. C’è pure l’ultimo Chiosco che poi sarebbe il Quarto (o ex Quinto o ex Sesto boh).
Ci si ballava il giovedì sera. I più intrepidi, come me, il venerdì mattina si presentavano “senzadubbiamente” in stazione per pendolare su Roma, dopo una notte di vecchi valzer viennesi.
Una volta ci ho visto pure un cantate famoso capitato lì chissà come. “Cremoniniii, c’è Cremoniniiii al Chioscoooo”. E le ragazze di allora, oggi mamme e spose, che sembravano groupies al cospetto di Jim Morrison. La più scatenata? Chiara Maracaibo che per poco non se lo mangiava nel tentativo di baciarlo. In quelle serate ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.
L’avvocato che ora è atleta velocista e salutista, che ordinava mojito su mojito nel tentativo (vano) di arrivare al cocktail cubano perfetto (con la menta pestata, non col ramoscello intero, con la fetta di lime, no col succo spremuto a mano).
Il Professore DJ che spiegava come si dovessero alternare brani commerciali e musica alta per ottenere il mix ballereccio perfetto ed intanto litigava col criminologo borioso. I due che si “fidanzarono” sulle discesa in spiaggia di fronte al Terzo (o era l’ex Quarto?) Chiosco ed ora sono famiglia (lo diranno mai alla prole attuale?) Ogni tanto qualcuno invitava qualcuna a vedere le stelle in spiaggia “Ma se è il 13 luglio? Dobbiamo aspettare ad Agosto per la Notte di San Lorenzo! Tranquilla le stelle te le faccio vedere io comunque” Chiaramente poi, il qualcuno, ci andava da solo a veder le stelle. Chi me lo avrebbe detto? Dopo un anno di reclusione collettiva proprio quei Chioschi mi hanno ridato la conferma del ritorno alla vita. Non c’è nulla di male a dirlo, ma la vita è pure (e tanto) quella robba lì.
Balli, canti, abbracci e Chiare-Maracaibo che inseguono i Cremonini.

Tanti auguri ai capitani coraggiosi (non quelli finti che comprano colossi a basso prezzo con il favore politico) che investono nei Chioschi e ci permettono di tornare alla vita. Ovviamente (soprattutto se almeno per metà giugno vedrò ripristinate le scalette di accesso alla spiaggia) non potrò non rendere (in questo) merito agli amministratori comunali; per poi tornare a percularli su tutto il resto ( tanto i motivi me li daranno).
Capito benecomunardi? Scalette e non Vopos che controllano chi in spiaggia sta troppo vicino senza mascherine.
A parte gli scherzi, mi auguro che chi ha ruoli politici dalle nostre parti capisca quanto importanti possano essere i prossimi mesi non solo per permetterci di uscire da un incubo ( che dati dei contagi e delle vaccinazioni alla mano sembra davvero stia per concludersi) ma anche per trasformare, per una volta almeno, una crisi in un’opportunità.

Davide Facilepenna