Una sera tra le lucciole in odio alle zanzare

Una sera tra le lucciole in odio alle zanzare

30 Giugno 2021 0 Di Lidano Grassucci

Che tormento questa notte, i pensieri, il caldo, l’umidità. Le perfide zanzare che hanno più anime di un gatto. Tutto mi è contrario, sudo. Fastidio da morire, io che non sopporto nulla e mi sono chiamato fuori da ogni tormento, turbamento, per la completa armonia dell’universo, tranne le zanzare.

Decido che debbo sentire “fresco”, debbo uscire da questa insana situazione di tormento. Esco in giardino, la notte è di un cielo nerissimo, pece, intorno ad una luna possibile. Si vedono le stelle, ciascuna con il suo battito, ciascuna innamorata di qualche stella accanto distante da un invasivo buco nero.

Sudo meno

Ecco, eccola la mirabilia. Ci sono stelle vicine, stelle intorno a me,  lucciole tante, strette, che non hanno ordine. E’ notte e fanno luce è una festa di luce, come può un creatore fare lucciole e zanzare con la medesima pasta che chiamano vita. Fare l’afa e fare la brezza di mare con la medesima pasta che è l’aria?

Le lucciole mi circondano, salgono dall’erba, si pongono sospese tra il prato e il cielo pare una pioggia di luce, una nevicata di stelle filanti. Fa fresco, ora, che il fastidio delle zanzare è stato preso dalle carezze delle lucciole. E siamo nel medesimo creato, come se ogni contraddizione fosse possibile conferma di un come siamo unico. Sono l’uomo che soffre sul letto sudando sette camice, ora sono l’uomo circondato dalle lucciole.

Ora penso che il creato sia amato, prima con le zanzare l’ho odiato.

Nel tormento ero finito, nella carezza delle luci sono come risorto. Non chiedo alle lucciole di tornare, non mi chiedono di venire, ma sono questa forza che abbiamo dentro, questa reazione al tormento.

Le zanzare e le lucciole sono fatte della medesima pasta, la vita ma sta a noi da che punto di vista viverla.

Io seguo le lucciole, odio le zanzare.