Lo strano ascolto e sto ad ascoltare
1 Luglio 2021Se fossi un vero viaggiatore t’avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
se fossi un guardiano ti guarderei
se fossi un cacciatore non ti caccerei
se fossi un sacerdote come un’orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei
Ivano Fossati, carte da decifrare
Cammino su una città asfissiata, cammino sulla mia anima che si anima. Mi ferma un amico che va veloce in motorino, bloccandomi davanti a me “con questo sole”. Intendeva ma dove vai? Io vado allungando la strada per non avere meta e gli rispondo “diritto da me”. I gatti aspettano le gattare, i pini fanno un letto di aghi.
Mi rendo conto che viaggio, ho il lutto di mancanze ma la forza di arrivare a vette che non ho definite, ma che sono certo verranno. Un signore fa prendere caldo al suo cane, il cane lo porta in questo giro che è un viaggio che lui non percepisce.
Angolo vivo, angolo vispo. Esce una donna, anche lei con il suo… portamento. Cammina fiera, alfiera di una scacchiera che è questa vita. Può muovere in ogni direzione, io anche ma di casella in casella. Piano disumano tra velocità diverse. Lei è alfiera, ha portamento alto. La seguo, la seguo, la tengo per mano degli occhi e non c’è da parlare. Uno ad uno, uno per uno la regina alfiera di questo passo
Se fossi un vero viaggiatore t’avrei già incontrata
Muove incontro a me, poi scarta di lato, poi di nuovo cambia opinione. Poi tutto è una mera impressione. Mi sorride come fa chi sa il suo fatto, non sono affatto certo che sia tutto vero. Il gatto sa e fa finta di niente, il signore con il cane è già lontano, l’amico con il motorino fa rotta per il suo destino ed io l’ho davanti
Lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e’ sereno
Buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e così sia…
Lucio Dalla, Cara
Un treno che sbuffa ma forse è solo un arcobaleno, vicino al cielo si fermano le cose, non so neppure io di questo viaggio quieto, ero solo al telefono e fermo ho bisogno di dire, di scrivere di bee questa cicuta, domani è finita
Io la sera mi addormento
E qualche volta sogno
Perché voglio sognare
E nel sogno stringo i pugni
Tengo fermo il respiro
E sto ad ascoltare
Ivano Fossati, Treni a vapore