Quando cadi tutti ridono: l’etica dei lupi e la cattiveria dei santi
5 Luglio 2021Mi è capitato di cadere, rovinare a terra in malo modo. Intorno tutti ridevano, ridevano perché era buffo vedere un bipide a terra (non era più umano), ridevano perché se l’erano scampata e a terra non c’erano loro.
Vengo da un posto dove vige una regola morale “se era bono era i nostro, ha iscito malo è gli nostro ugualo”. E’ una regola che ama l’uno nella sua singolarità, anche se sbaglia: errore compreso.
Esiste un’etica dei santi e l’errore trasforma gli angeli in demoni, quindi negatori di Dio, quindi da condannare alla dannazione. E’ un’etica che non mi appartiene perché giustifica le risa al dolore, la distanza al bisogno.
Esiste un’etica umana che non pensa che gli uomini sono angeli, ma lupi e come tali capaci (tutti nessuno si senta escluso) di errare, di cadere anche su 4 zampe. Ma il giudicante non si esclude e per questo cerca di capire, di aiutare, prima di infierire. Di accettare la sua statura senza paragoni con la statura di Dio
la mia statura
Non dispensò più buonumore
A chi alla sbarra in piedi
Mi diceva “Vostro Onore”
E di affidarli al boia
Fu un piacere del tutto mio
Prima di genuflettermi
Nell’ora dell’addio
Non conoscendo affatto
La statura di Dio
Fabrizio De Andrè, Un giudice
Si cade e ci si fa male. Sono caduto per strada e mi è uscito il sangue dagli zigomi, ho nascosto il mio dolore non sentendomi in grazia di Dio, ho nascosto il mio dolore non sentendomi ritto come un uomo di Dio. Poi con il fazzoletto rosso di sangue ho capito che era lo stesso di chi rideva, lo stesso di chi giudicava e se c’era un dio quello mio era degli uomini e tra le cose che aveva creato, senza vergognarsene, era il cadere per il miracolo di stare ritti.
Con questo trovo terrificante e triste come fanno i mostri talebani, gli integralisti del bene e del male, quelli che stanno sempre con il non cadere non rischiando da una poltrona.
Mi piace la follia dei controcorrente, di quelli che non seguono il pensiero frequente. Quelli che stanno con Sacco e Vanzetti, con Tortora…
Un innocente in una camera infernale
Questa è la storia di Uragano
Ma non sarà finita finché non gli ridaranno il suo nome
E il tempo perso
Messo in una prigione, ma un tempo lui avrebbe potuto essere
Il campione del mondo
Hurricane, Bob Dylan
Perché se pensi che l’uomo sia lupo puoi avere il dubbio che non abbia fatto niente, che sia umanamente come noi, se pensi che sia angelo nell’errore diventa un male.
I benpensanti pensarono bene che erano tutti diavoli non avendo neanche l’idea di come sono fatti gli angeli. Gli angeli sono ribelli, anarchici come Sacco e Vanzetti, differenti come Tortora, che possono diventare campioni del mondo come Hurricane.
Vedendoli a terra benpesarono di ridere
Nella foto: la caduta degli angeli ribelli, Bruegel il vecchio