Panorama a Latina e Spl a Sezze: il riscatto del lavoro “dimenticato” e cancellato

Panorama a Latina e Spl a Sezze: il riscatto del lavoro “dimenticato” e cancellato

10 Luglio 2021 0 Di Lidano Grassucci

La libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io.

Sandro Pertini, socialista presidente della Repubblica Italiana

Panorama di Latina, il supermercato, chiuderà il prossimo 31 luglio. 74 lavoratori non avranno più il lavoro, la città un servizio di meno e saremo tutti più poveri. I sindacati, naturalmente, urlano un lamento disperato ma non hanno sponde. Interventi sporadici e silenzi, in una logica egoista in cui tutti pensiamo “capitato a loro, io me la sono scampata”.

«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

Martin Niemöller (1892-1984)

Un teologo protestante racconta questa verità che l’egoismo non fa anime salve, ma rinvia la tragedia imminente. I lavoratori di Panorama perdono il lavoro ma non è un problema loro, è un problema di tutti nessuno escluso, è un problema quello delle condizioni contrattuali dei lavoratori della Spl di Sezze addetti al servizio di trasporto dei ragazzi, è un problema che una volta avremmo detto di dignità.

Ma regna l’indifferenza, regna l’alienazione del dramma, l’egoismo.

Maledetto chi gavazza nell’ebbrezza dei festini,

fin che i giorni un uom trascini senza pane e senza amor.

Maledetto chi non geme dello scempio dei fratelli,

chi di pace ne favelli sotto il pie dell’oppressor.

Il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà:

o vivremo del lavoro

o pugnando si morrà.

Filippo Turati, il canto dei lavoratori

Sarebbe bello sentire… sindaci, partiti, consiglieri, cittadini stare accanto a chi vive con diritti negati. Sarebbe riscatto.