La storia di Alfredo Fiorini e della umanità di Terracina di Ermanno Bonaldo
25 Agosto 2021In questo tempo dove si usano i nomi con cui si intitolano piazze ed edifici pubblici mi è parsa bellissima la storia di Alfredo Fiorini che l’amico Ermanno Bonaldo ha pubblicato sulla sua pagina di facebook, Latina annunci.
Ad Alfredo Fiorini è intitolato l’ospedale di Terracina, lui che a Terracina era nato. Mi piace questa storia perché è testimonianza di quanto umana sia la nostra gente e come l’eccezionale è tra noi tuti i giorni, ma senza clamore, con tanta umanità. Le parole le rubo a Ermanno, perchè è giusto che sia.
La storia di Alfredo Fiorini, il medico dei dimenticati
Il 24 agosto del 1992, nei pressi della strada che da Muiravale porta ad Alua, nel cuore del Mozambico, cadde un baobab. Nella credenza popolare, il crollo di un albero di tali dimensioni avviene in un solo caso: quando a lasciarci è qualcuno particolarmente gradito a Dio. E in quel tragico giorno, su quello sterrato costeggiato dalla boscaglia attorno a Namapa, una raffica di mitra aveva appena spento il respiro di fratel Alfredo Fiorini, missionario comboniano ma, soprattutto, medico dei poveri. La sua strada, fin lì, aveva attraversato le polveri dell’Africa, le stesse che aveva da sempre inquadrato nel proprio orizzonte di vita, diradate dal desiderio di consacrare se stesso all’aiuto dei malati dimenticati, negli occhi dei quali raccogliere “il segno di una vita totalmente offerta e di una morte radicalmente accolta”. Un omicidio messo in atto da una banda di guerriglieri razziatori in un luogo considerato ideale per un agguato. Quel che gli assassini non sapevano, però, è chi ci fosse alla guida della vettura attaccata e quanto fosse grave ciò che avevano fatto. Alfredo era caduto come cade un martire e, con lui, se ne andava una figura fondamentale per quell’angolo di Mozambico, colui che curava e che, spesso, salvava.
Ermanno Bonaldo
Note: Alfredo Fiorini è nato a Terracina il 5 settembre del 1954