Asl dopo la concorsopoli: “Screening, spese senza controllo”

Asl dopo la concorsopoli: “Screening, spese senza controllo”

13 Settembre 2021 0 Di Fatto a Latina

E vabbè i concorsi, ma ora escono altri altarini della Asl. Una lunga nota, con lo strumento del “whisteblowing” e cioè la denuncia interna anonima, mandata anche a Procura, Anac, Corte dei Conti, Finanza e Nas. Cosa viene segnalato? Gli screening, importantissimi per la prevenzione, fatti praticamente senza controllo, premiando sempre gli stessi, liquidando i compensi senza preoccuparsi troppo. Sarà vero? Lo accerteranno già alla Asl, dove la direttrice generale Silvia Cavalli e la responsabile dell’anticorruzione, Assunta Lombardi, hanno avviato le dovute verifiche con il dipartimento di prevenzione. “L’attività in questione – è scritto nell’esposto, con tanto di delibere allegate – svolta come incentivante, doveva essere al di fuori dell’orario istituzionale, attestato mediante il cartellino marcatempo, utilizzando un apposito codice”. Cosa che non sarebbe mai avvenuta “le ore complessive liquidate con quel codice risultano di gran lunga inferiori alla somma di ore assegnate e poi liquidate per la partecipazione a ciascun singolo progetto”. Inoltre “il costo orario lordo è corrisposto al netto di voci come Irap e oneri sociali, determinando un costo maggiore per l’azienda”. Il risultato? “Sono state pagate ore lavorative progettuali mai svolte e persino ad alcuni partecipanti in assenza delle previste timbrature”. Non solo, risulterebbero pagamenti “anche a persone che non risultava nemmeno in servizio perché in malattia”. Il tutto senza controlli rispetto alla presenza o meno e allo svolgimento in attività progettuali che – quando andava bene – coincidevano con quelle ordinarie. Segnalato, infine, anche il fatto che tecnici del dipartimento di prevenzione siano stati chiamati a collaborare con la Procura “in assenza di qualunque atto formale”.