Gli italiani e il cibo nel Rapporto COOP 2021

Gli italiani e il cibo nel Rapporto COOP 2021

17 Settembre 2021 0 Di Francesco Toldo

Gli italiani e il cibo nel Rapporto COOP 2021

Le nostre abitudini alimentari stanno cambiando? Siamo più consapevoli quando siamo davanti ad un prodotto? Il recente Rapporto Coop 2021 su ”consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, sembra dare risposte affermative. L’Italia cambia e con essa i consumi. Lamaggiore coscienza ambientale ci porta a scelte sostenibili: siamo disposti a spendere di più per prodotti di qualità certificata.  Tuttavia sono ancora troppi coloroche devono fare sacrifici anche sul cibo.

L’impatto ambientale delle scelte alimentari

Oggi quando facciamo una scelta alimentare pensiamoall’impatto ambientale che ne deriva e questo ci porta a privilegiare opzioni sostenibili. Il Rapporto evidenzia l’ormai decennale declino dei brand. Contemporaneamente crescono i discount. Questa tipologia di distribuzione ha migliorato la sua offerta, ma evidentemente la formula semplificata del discount ci propone un ventaglio di prodotti più ristretto. Anche in questo caso si è sviluppata una sensibilità sui temi legati all’ambiente.

In ogni caso, sostenibilità non è solo rispetto dell’ambiente, ma anche delle persone. La sostenibilità va declinata in senso etico e sociale. Significa offrire un prodotto 100% made in Italy e soprattutto garantire la trasparenza lungo tutta la filiera, il rispetto del lavoratore, la giusta retribuzione per chi lavora, produce e coltiva. Un prezzo troppo basso non può garantire la qualità né questi elementi basilari della sostenibilità.

Siamo più attenti all’etichetta

Il 18% degli italiani non si riconosce in alcuna cultura alimentare. Il 24% fa riferimento alla dieta mediterranea. Oltre la metà si riconosce anche o esclusivamente in altri regimi alimentari (biologico, vegano, iperproteico e pochi carboidrati). Inoltre hanno un certo successo i cibi“senza” e quelli “arricchiti”. Non manca chi adegua il proprio regime alimentare per ridurre l’impatto ambientale: ad esempio diminuendo il consumo di carne. Cresce l’attenzione all’etichetta: l’83% è disposto a spendere di più per prodotti con qualità certificata. L’origine e la provenienza del cibo sono determinanti per il 39% degli italiani. Per il 28% lo sono i valori nutrizionali e il metodo di produzione (26%).

La tecnologia al servizio dell’uomo

L’innovazione è la pietra angolare della sostenibilità: è fatta di elementi che generano efficienza per chi produce. Di conseguenza assicura un prezzo giusto ai consumatori. Il digitale è una necessità, da non confondere con le sole vendite online: è una vera e propria trasformazione dei punti vendita. In quest’ultimo anno sono venuti al pettine vecchi nodi: l’aumento del costo dei trasporti e delle materie prime è una realtà dietro cui ci sono anche siccità e inondazioni, ma non sipuò nascondere il ruolo della grande speculazione finanziaria e geopolitica.

Premiare produzioni e consumi “km0”: la consapevolezza su questi temi passa per un’informazione costante, a cominciare dal principio secondo cui parlare di ambiente e sostenibilità è parlare di benefici per le nostre comunità.