Gestione rifiuti: nuove risorse in arrivo

Gestione rifiuti: nuove risorse in arrivo

29 Ottobre 2021 0 Di Francesco Toldo

Impiantistica e PNRR

Sono in arrivo risorse consistenti per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di quelli esistenti. È ciò che stabilisce il decreto del Ministero della Transizione Ecologica 28 settembre 2021, pubblicato in G.U. del 15 ottobre 2021, n. 247.
L’ammontare complessivo è di €1.500.000.000,00.

La normativa europea

Una delle materie più interessate dal continuo divenire normativo è proprio quella dei rifiuti. La Direttiva 2008/98/CE (Direttiva Quadro Rifiuti), modificata dalla 2018/851/UE, stabilisce un quadro giuridico
comune europeo per la gestione e il trattamento dei rifiuti. I Paesi UE devono definire, entro il 1° gennaio 2025, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili e dei rifiuti pericolosi generati dalle famiglie. Devono poi garantire che, entro il 31 dicembre 2023, i rifiuti organici siano raccolti separatamente o riciclati alla fonte.
La normativa prevede inoltre obblighi secondo cui ogni produttore o detentore di rifiuti deve provvedere personalmente al loro trattamento. Oppure consegnarli ad un commerciante, ente o impresa autorizzata a farlo. Gli Stati possono collaborare per realizzare una rete di impianti di smaltimento allo scopo di rendere
indipendente l’UE in materia di trattamento.

Lo smaltimento in Italia

In Italia lo smaltimento è regolato dal DPR 915 del 10 settembre 1982, emanato in attuazione delle direttive CEE n. 75/442 (rifiuti pericolosi), n. 76/403 (policlorobifenili e policlorotrifenili, prodotti a partire dagli anni ’30 e utilizzati come fluidi idraulici, additivi e fluidi per apparecchiature elettriche come trasformatori e condensatori) e n. 78/319 relativa ai rifiuti in genere.

Lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi devono essere eseguiti in modo da non causare danni alla salute e all’ambiente. I rifiuti pericolosi devono essere trattati e gestiti separatamente. Non devono essere mischiati con altre categorie. Inoltre devono essere confezionati o etichettati conformemente alle normative internazionali o comunitarie.

​Qualsiasi ente o impresa che debba procedere con il trattamento dei rifiuti deve ottenere l’autorizzazione dell’autorità competente: essa determina in particolare il tipo e la quantità di rifiuti trattati, il metodo da utilizzare, le operazioni di monitoraggio e di controllo.
Una nota positiva: l’Italia, nel recupero dei rifiuti, è tra le più virtuose in Europa. Più del 50% dei rifiuti urbani prodotti dai singoli cittadini (non dalle imprese) viene riciclato. Nell’area UE in media viene sottoposto a riciclo il 47% dei rifiuti urbani.