Addis Pugliese, un pittore da “Oscar”

Addis Pugliese, un pittore da “Oscar”

27 Marzo 2022 0 Di Emilio Andreoli

Latina tra qualche mese compirà i suoi primi novant’anni e nella mia ricerca di personaggi che hanno dato lustro alla nostra città di fondazione, non possono mancare quelli che hanno scritto delle belle pagine di arte. Pochi giorni fa la notizia della nomina di Pesaro come città della cultura per il 2024. Io credo che Latina abbia tutte le carte in regola per aspirare a esserlo nel 2032, per i suoi cento anni. Certo ci sarà da lavorare sin da subito per darle il decoro necessario e riuscire nell’ardua impresa. La sostanza c’è tutta, nonostante la nostra breve ma appassionante storia, tra architettura del Novecento, letteratura e arte. Su quest’ultima vorrei soffermarmi e raccontarvi di un giovane pittore arrivato a Latina negli anni cinquanta, che qui trovò la sua ispirazione, si chiamava Addis Pugliese.

Le paludi pontine nell’ottocento furono fonte di ispirazione per molti pittori romani, ma anche stranieri. Ci sono tanti dipinti che lo testimoniano. La nostra storia dell’arte, tornando a tempi più recenti, nasce subito dopo la fondazione di Littoria. I primi artisti in assoluto furono dei dipendenti comunali, i futuristi Pierluigi Bossi, in arte Sibò, e Dario Di Gese. Al primo si deve la Galleria di Arte Moderna di Littoria e la prima mostra nell’Agro Pontino, allestita a Sabaudia nel 1936. Ma tra i primi bisogna menzionare anche altri due artisti, Rinaldo Saltarin e Ilde Tobia Bertoncin.

Di rilievo furono anche Italo Vivaldi, Adriano Massaccesi, Amedeo Presutti, Bruno Barborini… Poi negli anni cinquanta ne arrivarono altri, tra questi un giovane pittore veneto, ma che nulla c’entrava con i veneti arrivati durante la fondazione. Lui si innamorerà dell’Agro Pontino e lo racconterà magistralmente per tutta la vita con i suoi dipinti, quel giovane era Addis Pugliese.

Il premio Oscar vinto da Addis Pugliese nel 1972 nella terza rassegna nazionale d’arte contemporanea

La storia di Addis Pugliese

Addis Pugliese nasce il 5 maggio del 1936 a Feltre, in provincia di Belluno. È il primo di tre figli. Il padre è il barbiere del paese, ma essendo anche musicista, suona il flauto, possiede pure un negozio di strumenti musicali. È proprio dal padre che Addis eredita la vena artistica che esprimerà nella pittura. Gli trasmetterà inoltre la passione per la musica classica e lirica. Già a sette anni lo porterà con sè, ad assistere a vari concerti al teatro la Fenice di Venezia. La musica per Addis diverrà una grande fonte creativa.

Opera del maestro Addis Pugliese “Paesaggio pontino”

Da bambino inizia a dipingere e per fare esperienza frequenta i pittori più quotati della sua zona. Dopo le superiori arriva la chiamata per il servizio di leva e viene mandato a Caserta. Lì la decisione di intraprendere la carriera nell’Aeronautica Militare. Nel 1956 la sua destinazione finale sarà Latina, a Borgo Piave, alle casermette. Il territorio lo affascina sin da subito, girando per le campagne dell’Agro Pontino avverte una profonda ispirazione e poi si sente a casa, quando gira per i borghi e sente parlare il suo dialetto veneto. Insomma il suo è un amore a prima vista con quella nuova città.

Opera del maestro Addis Pugliese “Paesaggio pontino”

Addis è una persona molto aperta e fa subito amicizia con gli artisti del luogo, in particolare con Bertoncin e Saltarin. Stringe amicizie anche con i suoi colleghi alle casermette, e proprio uno di quei colleghi gli presenta Gilda che abita a Villa Santo Stefano, un paesino della Ciociaria, ai confini con la provincia di Latina. Gilda non sarà una facile conquista, ma alla fine la sposerà e avranno due figli, Claudio e Tiziano. In quegli anni si diploma “Maestro d’arte”.

Opera del maestro Addis Pugliese “Paesaggio pontino”

La sua prima mostra la organizza nel 1965 nel salone d’ingresso del cinema Corso. Sarà solo l’inizio di una lunghissima serie di esposizioni. Nel 1967 espone al Circolo Cittadino di Feltre, suo paese natale a cui è rimasto molto legato, dove torna almeno tre volte l’anno. Nello stesso anno espone alla Galleria del Corso di Latina. Nel 1972 nella terza rassegna d’Arte Contemporanea Nazionale, arriva il prestigioso premio Oscar, consegnato ad Addis nel Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Il maestro Addis Pugliese dona una sua opera a Papa Giovanni Paolo II

Oltre a dipingere Addis frequenta dei corsi nell’Aeronautica Militare per diventare elettromeccanico di bordo, ma trova anche il tempo per cantare nel coro degli alpini di Latina. Sarà proprio con gli amici del coro che andrà da Papa Giovanni Paolo II a cui donerà personalmente un suo dipinto. Rimane famosa la risposta che dà al Papa quando gli chiede: “Ma voi alpini da dove venite” “Da Latina” e il Papa: “Ma a Latina non ci sono montagne” e Addis lo guarda e gli dice: “Bravo furbo”. Un cardinale che è lì accanto replica: “La furbizia non appartiene al Santo Padre” L’udienza finisce con una fragorosa risata anche da parte del Papa.

Opera del maestro Addis Pugliese dipinta nel periodo della sua permanenza in Libia

Addis è uno dei tanti fortunati del pubblico impiego, che con solo vent’anni di attività lavorativa beneficia della baby pensione. Ma non abbandona del tutto il mondo dell’aeronautica, con la qualifica di elettromeccanico di bordo va in Libia a lavorare due anni per la SIAI Marchetti. Continua però a dipingere e riesce pure a organizzare una mostra nella città libica di Sebha. A Latina apre poi una scuola di pittura in uno spazio messo a disposizione dal comune di Latina. Per lui sono anni prolifici e le sue opere verranno esposte in giro per il mondo, in Brasile, America, Russia e in diverse gallerie nazionali, con grande successo.

Il maestro Addis Pugliese con la moglie Gilda

L’incontro con Gilda, moglie di Addis

Il contatto con Gilda Iorio Pugliese l’ho avuto grazie a una amica comune, Adriana Vitali Veronese. Non c’è voluto molto per organizzare l’incontro. La nostra chiacchierata inizia nel giardino della sua villetta, un tiepido sole annuncia la primavera. Poi mi fa accomodare dentro casa, dove lo spirito di Addis si respira in ogni angolo, tra quadri, foto e premi, compreso l’Oscar ricevuto nel 1972. Gilda è una donna che sprizza energia positiva e con i suoi occhi vispi e chiari mi accompagna, felice della mia intrusione. Avverto tutta la sua voglia di manifestare l’immutato amore verso Addis

Come ha conosciuto Addis?

 Era il giorno dell’epifania e mio fratello Silvio, che stava facendo il militare a Borgo Piave, portò Addis a casa. In quell’incontro non scoccò il colpo di fulmine, avevo altro per la testa. Poi tornò il giorno di pasqua e lì iniziai a guardarlo in maniera diversa. Non era una grande bellezza, però rimasi affascinata dal suo carisma, mi colpì molto la sua gentilezza. Così nacque il nostro amore, dopo due anni di fidanzamento ci sposammo

Cosa mi dice di Addis Artista?

Era un artista molto prolifico, dipingeva sempre e ovunque, anche quando si trasferì per due anni in Libia. Per un lungo periodo si dedicò all’insegnamento, ma poi preferì fermarsi e dedicarsi solo ai suoi quadri, che dipingeva nel suo studio in assoluta solitudine, accompagnato solo dalla musica classica che amava tanto

Ho visto tantissimi premi e riconoscimenti, a quale era più legato?

 Sicuramente all’Oscar ricevuto nel 1972 e poi al premio alla carriera conferito a Caserta dal critico d’arte Giorgio Agnisola

So che Addis era una persona autoironica, ha qualche aneddoto divertente da raccontare?

Ci sarebbero molti aneddoti da raccontare… Nella casa che ho nel mio paese, Addis era andato a sistemare alcune cose. Quando lo raggiunsi aveva appena finito di farsi la doccia. Mi chiese se avessi portato un cambio perché si era sporcato nel fare i lavori, tra l’altro gli si erano rotte anche le mutande. Gli dissi che non avevo nulla, ma se voleva gli avrei potuto prestare un paio delle mie con il pizzo, lo dissi scherzando, lui invece se le mise sul serio. Poi riprese a fare qualche lavoretto, anche se non era molto portato con gli attrezzi. Infatti con il martello provò a mettere un chiodo su un pezzo di legno che però si ruppe e il chiodo se lo conficcò nel ginocchio. Chiamai un amico per farlo accompagnare al pronto soccorso, anche se lui non voleva andarci, ma poi si convinse. L’infermiere gli fece calare i pantaloni e quando vide le mutande disse qualcosa, il nostro amico che era balbuziente non riuscì a fiatare stupito anche lui, alla fine dopo immane sforzo disse: “Non è come potrebbe sembrare”. Di questo episodio ridemmo per anni

Opera del maestro Addis Pugliese “Verso sera”

Dicono di lui

Il direttore Lidano Grassucci:

Ho avuto il piacere di conoscere e frequentare Addis grazie a Sabino Vona che era nostro amico comune. Addis era una persona divertentissima, sapeva sdrammatizzare tutto. Era capace di buttare la spesa e tornare a casa con la busta dell’immondizia. Come pittore aveva una grande capacità di giocare con i colori caldi. Gli azzurri li lavorava in maniera magistrale. Secondo me è stato un artista di valore internazionale

Opera del maestro Addis Pugliese “L’esodo verso i monti Lepini”

Il critico d’arte Renato Mammucari

Ricordo bene Addis, autoironico e autocritico, un vero gentiluomo. Abbiamo organizzato più di qualche mostra insieme. Era un profondo conoscitore dell’arte, soprattutto dei pittori della campagna romana dell’800. Infatti la sua pittura contemporanea affonda le radici nell’antiquariato, formandosi però una personalità tutta sua, in chiara sintonia con quella sensibilità e quella esuberanza che lo caratterizzava a prima vista. Grazie per averlo ricordato, Addis lo meritava

Addis Pugliese è venuto a mancare il 10 novembre del 2010. La sua ultima mostra venne organizzata dall’assessorato alla cultura, nella Pinacoteca Comunale di Latina, il 18 dicembre 2009 come omaggio all’artista.

 

Scrive Addis:

Spero che questi miei lavori lascino trasparire almeno in parte l’amore che sento per la mia terra adottiva, l’Agro Pontino, terra piena di forza e di poesia, esuberante e generosa, stimolante e fonte inesauribile di ispirazione