Luigi Menichelli “opere in viaggio” alla ludoteca Sergio Ban
16 Settembre 2022“Opere in viaggio” è una mostra capitata all’improvviso, decisa mentre trasportavo l’installazione “Come le foglie” di Luigi Menichelli. Le tre sculture per OdisSea Contemporanea le avevo “imbarcate” a Roma oltre un mese fa, appunto per esporle all’Oasi naturalistica lago di Paola, un luogo della natura incantevole, storico, mitico e accogliente. Con l’artista di Latina avevamo immaginato anche di esporle senza le teche in plexiglass, ma poi sono rimaste come erano. Quelle foglie avrebbero respirato di nuovo, come le foglie nell’aria naturale che le aveva connotate fino alla loro caduta. Ma le opere di Menichelli anche se immobili sotto il cielo, viaggiano continuamente; di fronte a loro, a quel rosso che le scalda nel nostro immaginario c’è lo spazio. Lo spazio che ha costruito la natura, lo spazio che ha disegnato l’artista, lo spazio che le colloca tra un telaio, le une sulle altre, immobili, composte, fotografate dalla resina che le ha rese eterne. Non si consumeranno, non si biodegraderanno, anche se foglie vere; la loro staticità è la chiave del movimento che ha prodotto l’autore nello spettatore. Si un moto interiore ed esteriore che le colloca, le mostra dopo il viaggio dallo studio dell’artista allo spazio espositivo, dalla mente dell’artista alla mente del visitatore, dalla foto sul catalogo all’immagine interiore. La natura non muore, resta la forma anche senza vita, resta il significato oltre essa. Un significato sempre in movimento. Le “opere in viaggio” tornano nello studio dell’artista, se non si spostano nello spazio del collezionista, se non vengono catturate altrimenti da un altro spazio, un altro contesto prima del ritorno all’autore. Ora dal lago di Sabaudia passano al parco di Latina, nella ludoteca dedicata a Sergio Ban che questa estate affianco a Odissea Contemporanea ha visto vari autori e autrici in mostra, nello spazio comunale dedicato ai più piccoli, misurarsi tra laboratori, idee e installazioni. Le foglie però non sono più tutte rosse, i colori s’incontrano e si stagliano nello spazio espositivo dove il legno è pavimento, pareti e soffitto, immersi nel verde dell’ambiente tra il mare, la spiaggia e la città. Il parco Vasco da Gama è appunto il parco del celebre navigatore che si è spinto oltre i mari e oltre le terre… le opere di Menichelli sembrano percorrere quel tempo, dal mito omerico allo spazio storico, nella cronaca del viaggiatore, nell’azione del curatore. “Come le foglie” che perdono vita cadendo dall’albero, l’artista coglie quella vita, la restituisce ad un perpetuo movimento che è un’idea dell’uomo contemporaneo come la sua arte.
Luigi Menichelli “Opere in viaggio” a cura di Fabio D’Achille
