L’appello di Coletta ai responsabili? Io andrei sul camion che tappa le buche

L’appello di Coletta ai responsabili? Io andrei sul camion che tappa le buche

19 Settembre 2022 2 Di Lidano Grassucci

Ma quale appello ai responsabili, se fossi Coletta andrei sul camion dell’asfalto a tappare le buche

Non dobbiamo mai perdere la misura delle cose. Non dobbiamo mai perdere l’umiltà, non dobbiamo mai dimenticare che noi veniamo dalla terra, dalla povera gente. Mai perdere la testa.

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania

A Latina si sentono tutti statisti, impegnati a salvare il mondo dalla fine del mondo. A Latina se uno pensa come comperare il caffè, già è collega di Sant’Agostino. 

Damiano Coletta è “risindaco” ma non fa quello che ha detto, ma chiede a chi ha “male detto” di benedirlo. E il 28 gli da appuntamento in consiglio comunale.

(A proposito ora nei borghi non ci va più nessuno, Coletta e Zaccheo hanno seguito ogni trattore che si muoveva, provano pure a parlare “cispadano” e ora?)

Se fossi in lui non farei appelli, non cercherei fanti, democristiani, responsabili.

Salirei sul camion con l’asfalto armato di pale e andrei a tappare le buche strada per strada. Andrei a pulire le caditoie perché a settembre piove.

Poi un poco sudato offrirei caffè a tutti quelli del camion, scherzerei con loro e mi farei fotografare con l’orgoglio che ha chi ha lavorato.

Lascerei la mia corte dei miracoli a piantare fagioli che arrivino fino alla nuvola del gigante ed io salirei sul tagliaerba per pulire i giardini. Così, senza appelli ai partiti, ma al servizio dei cittadini. Come fa, faceva e farà quel genio di Vincenzo De Luca che ha, semplicemente, fatta più bella Salerno la sua città.

Non andrei a La7 a farmi dire che sono fascista, ma andrei con SL48 a farmi intervistare da Sandro Micheli, non parlerei in pizzo per quelli della lottizzazione, ma con qualche inflessione della Castelforte che ho nel cuore, accento che aggiunge a Latina e non toglie all’anima.

Farei così, e basta. Poi? Chi mi ama mi segua, e magari troverò Zaccheo picco e pala a piantare pioppi, a potare pini a non domandarsi come si chiamano i giardinetti ma a togliere le bottiglie dal prato dando appuntamento a Durigon, Calandrini, Miele, Calvi e anche Fazzone.

Da “fantalatina” è tutto a voi studio.