La vita all’improvviso, tornano le idee con gli scatti del Primo concorso internazionale di fotografia Città di Latina

La vita all’improvviso, tornano le idee con gli scatti del Primo concorso internazionale di fotografia Città di Latina

15 Aprile 2023 0 Di Maria Corsetti

Andare oltre il prima del Covid, si torna agli anni prima della crisi, ai primi dieci del 2000, quando il terzo millennio luccicava. Fiorivano le idee, alcune potevano non piacere, ma c’erano. Era un mondo più coraggioso in cui c’era molto di più della narrazione che ne è rimasta, concentrata sul quel momento chiave della storia che è stato l’11 settembre. Ma le storie degli uomini e delle comunità un giorno si riprendono in un colpo solo la scena.

 

Un pomeriggio all’improvviso quello spazio dalle molte anime nel centro della città, l’attuale Museo Cambellotti, prende vita, si riempie.

Nessuno scalpita, nessuno mostra impazienza per andare via. Siamo qui, il posto è bello e ci si incontra di nuovo, ci si può perfino abbracciare in un momento sincero, dopo anni che non ci si vede, o che ci si vede da lontano, il più delle volte su Facebook.

L’occasione è il vernissage della mostra degli scatti finalisti del Primo concorso internazionale di fotografia Città di Latina. Una cosa fatta secondo i canoni di qualche decennio fa, a essere virtuali rimangono le comunicazioni, le foto sono lì, in carta e colori, a raccontare “L’Umanità, la bellezza, il mito”. Il concorso è internazionale davvero, tra amatori e professionisti hanno partecipato in più di 200, da tre continenti.

Dietro a tutto questo c’è l’associazione Latina Mater Ets, fatta da gente che ha sempre creduto nell’idea che Latina potesse dialogare oltre i propri confini. Il che, per una città che non riesce a parlare neanche con la sorella di fondazione Aprilia, 20 chilometri di distanza in una pianura che devi andare in quella Padana per trovarla più piatta, già per sé è una notizia.

Ma poi leggi i nomi degli interventi e di colpo ti ritrovi in quegli anni, in quelle atmosfere dimenticate, quando sì, ci si incontrava tutti i giorni, si parlava, si cresceva e la parola d’ordine non era “dobbiamo pararci…”, ma “dobbiamo fare”.

La bellezza degli scatti finalisti si può ammirare tutti i giorni, gratuitamente, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19 fino a venerdì 28 aprile, quando si terrà la cerimonia di premiazione.

Questa sera, invece, sabato 15 aprile, alle 21, è in programma, al Cinema Oxer, la proiezione del film di Matteo Parisini “Infinito, l’universo di Luigi Ghirri”, dedicato a uno dei più grandi maestri della fotografia. Ingresso gratuito, ma prenotazione obbligatoria a info@concorsointernazionalefotografia.it

Sempre al Museo Cambellotti si possono ammirare alcune delle foto realizzate dai ragazzi della scuola laboratorio “A MUNDZUKU KA HINA”, portato avanti dall’associazione Basilicata Mozambico onlus. Si tratta di un laboratorio di creatività, oltre che un percorso formativo, al quale hanno partecipato orfani, ex bambini di strada, giovani abitanti delle periferie di Maputo.

Da dire c’è ancora molto altro, per ora il consiglio è di visitare la mostra, di farsi un’opinione, di scegliere la propria foto preferita e seguirla per vedere dove arriverà.

Tra gli eventi in programma si segnalano:

  • sabato 15 aprile, ore 21, Cinema Oxer, film di Matteo Parisini “Infinito, l’universo di Luigi Ghirri
  • venerdì 21 aprile, ore 18, Museo Cambellotti, inaugurazione della mostra “Daniele Nannuzzi, un cinematographer all’opera
  • domenica 23 aprile, ore 18, Museo Cambellotti, film di Alex Infascelli “S is for Stanley“.