Mamma al mercato americano e la trattativa dello scampolo

Mamma al mercato americano e la trattativa dello scampolo

25 Agosto 2023 0 Di Lidano Grassucci

Mia madre era sarta, sarta rifinita. Non era brava nelle cose del mondo, ma come sarta era oltre. Riparava gli strappi ricostruendo trama e ordito filo a file e lo strappo spariva. Da piccolo pensavo fosse magia, poi crescendo ho capito che era maestria. E gli abiti da sposa erano sontuosi ma… li finiva che la sposa era praticamente sull’altare.

Mia madre, Bruna Bergamin

Mi sono ricordato di lei per via del riconoscimento del mercato americano, degli stracci, del martedì come mercato storico (peccato che in tanti a Latina, anche in Comune, la storia la frequentano poco o niente). Mamma amava il mercato, si alzava che era buio: “gli affari si fanno presto”. Non andava sulla parte del mercato dove c’era la roba americana, gli abiti usati, ma andava agli “scapoli”. Quello che avanzava nell’uso dei tessuti. Tessuti filati in Italia, oggi così non se ne trovano. Iniziava per me un calvario perché mi vergognavo da morire. Mamma chiedeva il prezzo del tessuto che aveva scelto, il commerciante chiedeva 20 mila lire, lei rilanciava “no ti do 50 lire”. Capite bene la macroscopica forbice tra offerta e domanda. Come potevo non vergognarmi “mamma ma come si fa…”. Iniziava una trattativa estenuante, mamma passava davanti il banco del venditore a intervalli irregolari in cui lei alzava la disponibilità a comperare 75 lire, il venditore scendeva a 18 mila lire. Intanto lo scampolo stava li, toccato e osannato dal venditore, denigrato da mamma, e siamo a 150 lire contro 14 mila.

Sarei voluto sprofondare ancor di più. Mamma passava e mostrava altri acquisti fatti con la medesima modalità.

Poi verso le 11, erano passate sei ore (il venditore aveva fretta di chiudere, mamma voleva andar via) e offerta contro domanda si avvicinavano: 9000 il venditore 1200 mamma. Il venditore in genere era campano, mamma commentava in veneto… una Babele. Alle 11 e trenta l’affare si concludeva a 5000 lire, con soddisfazione di entrambi e, probabilmente, il giusto prezzo perché i due avevano barato verso il basso mamma e verso l’alto il venditore conoscendo entrambi le virtù ed i dolori del libero mercato.

Quando anni dopo all’università volevano spiegarmi la legge della domanda e della offerta e i misteri del prezzo fui un fenomeno.

Ma vi assicuro che era una gran fatica, ma lei si divertiva tanto.

Il mercato americano mercato storico? Sicuramente, ma senza fez e nessuno a memoria d’uomo ci ha visto gente in camicia nera, ma tanti ne ho visti con i colori della bandiera americana.

Nella foto il mercato americano quando era allestito intorno al carcere di Latina