Latina, il cambio di passo… nel buio

A volte l’uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi si rialza e continua per la sua strada.
Winston Churchill

Dice che le cose vanno bene, e questo è bene. Dice che vanno meglio, e questo è meglio. Dice che… passo a piedi nel parcheggio che costeggia il teatro, in piazza Silvio D’Amico, è buio pesto. I lampioni sono nuovi, al passo con i tempi nuovo, ma al passo anche con il buio dei tempi presenti. Buio pesto e davanti una striscia tenue di luce e poi il buio di nuovo dentro i giardinetti.

Una città sicura? No, buia. Una città capitale della cultura? No, buia.

Cambiano i passi come nelle danze ma nessuno accende la luce e si pestano i piedi. Puoi dire anche che gli asini volano ma c’è sempre qualcuno che li vede brucare.

Una volta da ragazzi quando, senza quattrini, bevevamo alla fontanella di Piazza del Popolo dicevamo: beviamo l’acqua di Redi, ora al buio diciamo è il cambio di passo di Celentano.

E come dice il saggio: cambiate i passi che volete ma “pagate” la bolletta. (Se fa per ridere, almeno questo)