Non credo in niente, spleen 2023

Non credo in niente, spleen 2023

1 Novembre 2023 1 Di Maria Corsetti

Ce ne vuole di coraggio per ambientare un film a Roma senza farsi tentare dalla bellezza invasiva della Capitale. Un’operazione non per tutti rimanere confinati tra periferie squalificate e murales casuali.

Una storia del 2023 bisogna saperla ricamare per non delegarla alla conversazione social, agli alter ego. O avatar per usare un termine già vecchio.

Occorre un po’ di tempo a chi appartiene a un’altra generazione per metabolizzare un film come Non credo in niente. Quel continuo rinvio all’insoddisfazione dà un senso di fastidio, genera distacco finché dai cassetti impolverati della memoria non riaffiora una parola: spleen. Sono I fiori del male di oggi, una gioventù bella come i pochi anni che ha. I sogni sfranti contro un lavoro che all’inizio dà l’indipendenza e poi toglie tempo al resto. Intorno a questo gira la vita di ogni giorno, lavoro, sigarette, sesso senza gioia, momenti di grande poesia, corpi abbracciati, linguaggi oltre le parole. Come quando una cappa il cielo pesa.

Spleen, periferia romana e grande fotografia. Le immagini sono belle, una gioia per gli occhi. Si percepisce una differenza da tanto altro. Grande fotografia e pellicola. Più che una scelta vintage, una scelta di consapevolezza. Lo spiega il regista Alessandro Marzullo a fine proiezione: «La pellicola costa di più se ne sprechi tanta. Ma qui tutti si sono responsabilizzati, minimizzando gli errori e quindi limitando il consumo». Un lavoro artigianale, dove si incide la materia prima senza poter tornare indietro con un click, su una freccetta ricurva o control Z. Da qui parte una riflessione sulla post produzione, su come ciò che appare più veloce in realtà si ingozza di tempo. L’esempio è sotto gli occhi, o meglio i telefonini, di tutti. Pochi secondi per una ventina di foto, minuti e minuti per scegliere quella da postare, altri minuti per ritoccarla, qualche minuto per togliere un particolare che non doveva esserci. Quando si scattava con la pellicola, di scatti se ne replicavano molti meno,

Ma c’è qualcosa di più oltre alla bella fotografia e alla pellicola. Un errore di sviluppo ha conferito toni insoliti, impossibili nella perfezione artificiale. E ha conferito anche un risarcimento che ha aiutato la produzione.

Una storia nella storia, da vedere e da assaporare ogni attimo, ritrovando il gusto di fermarsi a pensare, ritrovandosi alla fine con la voglia di rivedere Non credo in niente per testare sensazioni e riflessioni, come quando si rilegge un libro e si scoprono pagine nuove.

Il cast di Non credo in niente

Non credo in niente di Alessandro Marzullo

Cast artistico: Demetra Bellina, Giuseppe Cristiano, Renata Malinconico, Mario Russo, Lorenzo Lazzarini, Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Jun Ichikawa

Cast tecnico

Regia: Alessandro Marzullo Sceneggiatura: Alessandro Marzullo Fotografia: Kacper Zieba Montaggio: Francesca Addonizio Scenografia e Costumi: Maria Gorgoglione Musica: Riccardo Amorese Suono: Leonardo Paoletti Effetti visuali: Tommaso Ricci Produttori: Lorenzo Lazzarini, Lorenzo Giovenga, Valentina Signorelli, Alessandro Marzullo, Nicholas Fiorentino, Giulio Rossi, Giancarlo Crocetti, Martina Cavazzana

Produzione: Daitona, Flickmates

Non credo in niente è stato presentato a Latina il 24 ottobre.

Prossime proiezioni:

Venerdì 3 Novembre ore 21.00  – MILANO | Cinema Beltrade

Sabato 4 Novembre ore 18.00 – ROMA | Cinema Delle Provincie

Lunedì 6 Novembre ore 21.00 – MACERATA | Cinema Italia

Martedì 7 Novembre ore 21.30 – BOLOGNA | Cinema Galliera

Sabato 11 Novembre ore 19.00 – TREVIGNANO | Cinema Palma

Martedì 14 Novembre ore 18.00 | 21.00 – CATANZARO | Nuovo Supercinema

Mercoledì 15 Novembre ore 21.00 – PALERMO | Cinema Rouge et Noir

Venerdì 17 Novembre ore 20.45 – CATANIA | Cinema King

Mercoledì 22 Novembre ore 18.00 | 20.30 – ROMA | Cinema Don Bosco

Sabato 25 Novembre ore 18.00 | 20.30 – VENOSA [PZ] | Cinema Lovaglio

Info: https://noncredoinniente.com/

Non credo a niente – La presentazione a Latina condotta da Renato Chiocca