La strada senza civici a Pennacchi e… “na cica de gnente”
28 Novembre 2023In consiglio comunale a Latina è passata ad unanimità la proposta di intitolare il tratto di strada di via del Lido, tra via Nascosa e piazzale Loffredo, ad Antonio Pennacchi.
Non ho mai amato l’unanimità.
Non condivido la retorica che si fa di Antonio Pennacchi . Lui, per primo, si dissocerebbe da questa uniformità.
Antonio Pennacchi era difforme, diverso, dissidente, irriverente. Avrebbe litigato con se stesso in mancanza di altri con cui litigare.
Il fascismo movimento fu ucciso, negato, dal fascismo regime.
Il comunismo moto di emancipazione di popolo fu distrutto dalla burocrazia dei piani quinquennali.
Intitolare quel tratto di strada senza quasi numeri civici, ma con un depuratore, per evitare i problemi di anagrafe e’ così democristiana che fa tristezza, è mediocre per uno che invece (ed io non lo amo) è stato un grande. E’ fare il Pennacchi-regime
Povero Antonio Pennacchi. Personalmente a uno che simpatizza a con l’ idea comunitaria, comunista e fascista (i totalitarismi del ‘900) io non avrei intitolato altro che la Galleria con annesso grattacielo che già aveva per fortunata omonimia.
Lui vivente davanti a questa scelta avrebbe detto come disse la signora a chi alla festa per i suoi 98 anni le augurava “100 di questi giorni”… “e me stai a da cazzi”. Per parlare alla Pennacchi.
PS: il titolo l’ho fatto in setino in ricordo delle sue “accuse” più forti su ne “sei sezzese”. Bello litigare, terribile la banalità. Pennacchi aveva tanti difetti, ma non era banale come una strada dritta.