L’albero di Natale ad unanimità: stessa storia stesso posto

L’albero di Natale ad unanimità: stessa storia stesso posto

29 Novembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Stessa storia
stesso posto stesso bar
stessa gente che vien dentro
consuma poi va
non lo so che faccio qui

Max Pezzali, Anni

La canzone mi romba dentro, cammino su corso della Repubblica da Palazzo M al Comune e… eccolo il solito albero di Natale comunale (per altro bellissimo non c’è che dire). Lo guardo come si guarda un amico ritrovato, mi viene da dirgli “ciao, dove eri stato”.

Lui è grande, rassicurante, bello

Bello col vestito della festa,

bello con la brillantina in testa
bello,

con le scarpe di coppale e l’andata un po’ per male,

ed in bocca il riso amar…

Francesco Guccini, Il Bello

Lo ritrovo e capisco che lui, l’albero di Natale, è lo spirito di questa città. I sindaci passano, i tifosi dei sindaci pure, ma lui esiste an unanimità. L’ha voluto Giovanni di Giorgi, poi i commissari prefettizi, poi Damiano Coletta, ora Matilde Celentano.

Senza lui non è Natale, mi ci sono affezionato e quando lo hanno “cambiato” mi è parso togliere un pezzo di noi.

In Comune il suo spirito “unanimitario” pervade tutto con mozioni approvate tutte da tutti, insomma che non dicono niente. Siamo tutti concordi su ogni cosa e il simbolo è lo stesso Natale. Del resto non siamo noi di Latina a usare lo stesso albero, è stato nostro signore ad ostinarsi a venire ogni anno col freddo, io lo farei ad aprile sto Natale, tanto per cambiare.

il tempo passa per tutti lo sai
nessuno indietro lo riportera’
neppure noi
gli anni d’oro del grande real
gli anni di happy days
e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due

Il tempo dell’albero tra noi e niente cambia mai, sono solo più vecchio di un anno e questo Natale a Santo Stefano passerà.