Madre, il senso laico di un miracolo

Madre, il senso laico di un miracolo

8 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Che storia incredibile, una madre senza bisogno del padre ma per… un angelo di Dio viene qui davanti ad una umile signora e chiede “permesso”, chiede se è “possibile”, chiede che poi riferirà. Gli chiede di rinunciare all’amore per l’umanità tutta.

Chiede un angelo a lei di essere straordinaria nell’essere più che donna, madonna. Dice un Papa, secoli dopo, che era senza peccato fin dall’inizio, disegno divino.

Ma se avesse detto no, come poteva fare, come anche Dio ha temuto facesse e invece…

Oggi per i cristiani inizia il rito della vita, poi tra qualche tempo parleremo della croce, ora parliamo della via, della vita, del venire al mondo un bimbo figlio di Israele, tra i popoli il popolo di Dio, destinato a breve corsa, destinato a essere strappato anche alla madre, all’amore, alla vita insieme a uomini non certo presentabili. Eppure uno, Tito, dice di questo incredibile per bocca di un poeta, Fabrizio De Andrè

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore

Fabrizio De Andrè, il testamento di Tito

La madre è lì sotto, come sarà tra giorni in un posto scontro, nascosto, che anche i Re cercheranno con affanno. Lei non ha levatrici, non ha testimoni, se non un mite bue, un testardo asino e in cielo tutte le stelle. Era senza peccato, senza possibilità di farlo, ma in quel parto c’era una nuova umanità, tradita poi dopo la vita parola di un ladrone di nome Tito.

Oggi i cattolici nel mondo credono per Fede in una cosa straordinaria e facendolo mettono a disposizione del mondo la madre universale

Diu vi salvi Regina
È madre universale
Per cui favor si sale
Al paradisu.

Voi siete gioa è risu
Di tutti i scunsulati
Di tutti i tribulati
Unica speme.

Dio vi salvi Regina

Così è se credete se, come me non ne avete dono, c’è la speranza che sia madre mia.

Immagine, Giambattista Tiepolo, particolare

PS: questo testo non ha alcuna velleità di Fede, di teologia, è discorso tra le cose che quelli che hanno fede chiamano, pietà popolare. Insomma c’è più mia nonna che scritture sacre.