Elezioni a Sermoneta. L’avanzata inesorabile dei Tano

Elezioni a Sermoneta. L’avanzata inesorabile dei Tano

15 Dicembre 2023 0 Di Davide FacilePenna

Nemmeno il clima prefestivo placa la rumba elettorale sermonetana. Lo scorso 8 dicembre giravo per i centri commerciali di Latina in cerca di idee per i regali, quando ho incrociato due mie vecchie conoscenze. Preferisco, al momento, non rivelarne l’identità, perciò gli chiamerò X e Y. Posso dire però che sono due persone molto attive politicamente nel nostro territorio e credo saranno protagonisti nella battaglia di maggio.
E’ bastato un cenno per che ci intendessimo e ci siamo trovati intorno ad un tavolo a sorseggiare un aperitivo “immacolato”. Un rosso di Cincinnato per me che sono un vecchio conservatore e due spritz per loro (sono per il progresso ovvio). Vogliono parlare delle considerazioni da me fatte su queste pagine in merito alle elezioni amministrative del prossimo anno a Sermoneta.
Parla quasi sempre X mentre Y ascolta ed interviene ogni tanto. X: “Dottor FacilePenna lo sa che lei ci ha preso con quella storia dei tre candidati a sindaco? La Zarina, il Ciclista e Antonio il Nero”. Allora ho indovinato pure le loro identità? Ribatto curioso. Stiamo parlando di Pina Giovannoli, Emanuele Agostini ed Antonio Di Lenola? Y ride: “Veda un po’ lei.
Interviene ancora X: Comunque sicuro non saranno solo tre ma almeno cinque i candidati a sindaco.” Ne approfitto per capire come sono posizionati i tre contendenti che ho centrato. Mi rispondono insieme “ai nastri di partenza la favorita è la Zarina (è sindaco in carica del resto) poi il Ciclista che però è un passista e punta sulla progressione. Ultimo e staccato Antonio il Nero”. Tutto già deciso quindi? “Ma quando mai!” sbotta Y “Ha visto cosa è successo negli altri Comuni? Pure a Bassiano? Non è più come una volta. Nemmeno alle elezioni locali i voti sono controllabili” Effettivamente di clamorosi ribaltoni di sindaci in carica ne abbiamo registrati molti negli ultimi due anni dalle nostre parti.
Eppure la Zarina di forza elettorale ne ha molta. Y mi guarda sornione e lascio che mi spieghi meglio: “Vero, ma Pina non è invincibile e ho la sensazione che questa volta tema, lei per prima, il colpo di scena. Vedrà che sarà costretta a ricandidare tutta la vecchia guardia della politica locale. Età media settantacinque anni. In realtà lo temiamo tutti un colpo di scena perché sappiamo che, inesorabilmente, si avvicina il tempo dei Tano, i nuovi sermonetani, quelli arrivati da fuori. Sa quanti sono già ora? Ogni sei abitanti originari ce ne sono quattro nuovi. Se va nelle scuole è pieno di bambini che di cognome fanno Russo, Coppola, Piras. Quando ha vinto il campionato il Napoli un terzo delle case era colorato d’azzurro” Caspita allora è vero. Tutto sta a vedere se si organizzano da subito. “Certo” continua “magari non
riescono a mettere su una lista, ma se due o tre di loro scegliessero, come candidati consiglieri, una delle liste in gara farebbero saltare il banco e determinerebbero il nuovo Sindaco” Accidenti, Un bel problema. Mi interrompe X e suona una dolce musica per le mie orecchie che mai ho sentito, fino ad ora, arrivare da un politico locale “Non è un problema. E’ una ricchezza. Non va bene nemmeno per noi se una parte, enorme, della comunità non è coinvolta nel processo politico. Questi non possono solo dormire a Sermoneta o pagarci le tasse. Loro sono Sermoneta ormai. Tra una o due generazioni giocoforza uno dei ragazzi nati qui da famiglie non autoctone sarà il nuovo Sindaco. E’ necessario però coinvolgerli, fin da ora, non come votanti ma come votati. Dovremmo avere uno o due di loro come assessori. Non possiamo pensare di essere ancora agli anni Novanta. Se capiscono quanto possono essere dirompenti, i Tano possono fare una piccola rivoluzione” Questa volta blocco io X in tono brusco “non cominciate a parlare di rivoluzioni pure voi. Siete diventati bolscevici o guevarsiti? Lo sapete che ho orrore delle rivoluzioni. Dentro casa ho pure il quadro di Cavour” Mi afferra il braccio Y “Rivoluzione di velluto. Anche perché qui da noi alle amministrative mica valgono gli schemi destra-sinistra. Sono liste civiche. La cosa importante è non temere il cambiamento ma guidarlo e accompagnarlo, sennò si viene travolti”.
Pur storcendo il naso di fronte a tutto questo sfoggio di progressismo non posso non convenire che abbiano ragione X ed Y. Li ringrazio e vado via “Paga Tano?” “Questa volta, se consente Dottor FacilePenna, offro io” chiosa Y. Mentre mi reimmergo nella bolgia regalizia penso ad un gioco di parole che nasconde una verità. In fin dei conti anche io sono un Sermone-Tano!
Dopo l’incontro dell’Immacolata, ho provato a sondare qualche Tano di mia conoscenza per capire se si stiano già muovendo o meno. Ho avuto delle informazioni da verificare. Almeno un paio di riunioni carbonare sarebbero già
state fatte tra settembre e novembre in zona Monticchio- Borgata Carrara-
Ponte Nuovo. Qualcuno avrebbe proposto una Lista con tanto di nome (Sermoneta Citta di Tutti) e simbolo (la Torre di Monticchio come l’avesse disegnata Picasso).
Il candidato Sindaco sarebbe una giovane mamma molto attiva nel mondo
dell’associazionismo cattolico con un marito, militare, che lavora a Roma.
Punterebbero ad una campagna elettorale di stile nuovo mai fatta a Sermoneta che mette insieme un forte uso dei social networks, ma anche molti incontri nelle borgate, in cui si starebbe organizzando una rete di comitati di quartiere. Un’ipotesi lungi dal concretizzarsi al momento che, ovviamente, non esclude altre possibilità, come la fusione con liste di locali “illuminati”, se questi capissero che i Tano non sono più disposti a fare solo i portatori d’acqua per la sete altrui.