Ma Latina quando è nata: a giugno o a dicembre… il referendum di Guercio

Ma Latina quando è nata: a giugno o a dicembre… il referendum di Guercio

16 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Pensavo io di essere il solo ad avere problemi con il giorno del compleanno. Mio padre si presentò all’anagrafe di buon’ora per darmi il nome e dire al mondo che ero nato. La cosa doveva risolversi in fretta, se mia madre si fosse ripresa certo lui non poteva chiudere la sua machiavellica operazione.

Si presentò all’anagrafe di Sezze dicendo: “e’ nato oi e si chiama Lidano”. Era il 17 aprile, solo che io ero nato il 16 anche se alle 23. Ma pensarci su significava che Lidano non  sarei stato per via che mamma  veneta nazionalista non l’avrebbe consentito. Papà agì contro la storia con un blitz che neanche gli incursori del Comsubin avrebbero saputo fare altrettanto. Mi chiamo, per grazia di dio Lidano, ma festeggio il compleanno il giorno dopo di quando sono nato, sono un postnato.

E la mia storia è un poco la storia di Latina che nasce… il 30 giugno posa della prima pietra o il 18 dicembre giorno della fondazione. Boh, il 30 avevano fretta di partire, il 18 il capo voleva farsi come Dio… creatore. Quella piccola peste di Maurizio Guercio ha deciso di risolvere lo scontro con un voto. Da giovane lo avrebbe fatto con un ordine “categorico e virilmente italico”, magari dato di sabato. Ora invece da liberale lo mette ai voti. Lunedì 18 dicembre nel suo salotto aperto a tutti nella saletta del Turi Rizzo dalle 18 alle 20 si potrà votare per stabilire quando nascere come città. Microfono aperto e chiacchiere a volontà.

Ci sono i fautori del 30 giugno, i giugnotrentisti che pensano ad una città fatta da bisogni contingenti della storiam, borgo rurale e i 18dicenmbristi che pensano al destino, alla storia, al capo, all’uomo nuovo redento dal vecchio tempo.

Come dire sei Lidano figlio di Sezze e de sa gente La Iattucia, o sei un nome da dare con nel sangue il navigare della serenissima repubblica di Venezia?

Una città che cambia a seconda di come comincia a contare le pietre, di chi va alla anagrafe a dichiarare.

Io? Credo che qui ci sia un torto la città nasce quando risorge come nostro signore, non nasce sul Golgota ma tre giorni dopo quando l’amore di Maria Maddalena guarda dentro il sepolcro e scopre che lui, il suo corpo non c’è, il corpo non c’è ma nel mondo e per il mondo è nata la salvezza.

Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò». Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!» Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

Era un 25 aprile di resurrezione…