Tracce: le porte del mondo non sanno che la pioggia le cerca

Tracce: le porte del mondo non sanno che la pioggia le cerca

7 Gennaio 2024 0 Di Lidano Grassucci

Io vivere vorrei addormentato

entro il dolce rumore della vita.

Sandro Penna

Addormentato a lottare con gli incubi, a farsi dolce con i piaceri, semplicemente a riposare.

Tracce seminate sulla strada che ha incroci, poi si affianca a tratturi che camminano paralleli, poi piano piano vanno a destini lontani. Tracce di un Pollicino che lascia semi di mais che uccelli colorati e tanti, stanchi da migrazioni non finite, cancellano per vivere. Tracce che i pellerossa trovano tra l’erba, nelle fronde spezzare degli alberi, nell’odore di buono che lascia il pane destinato ai soldati che hanno prenotato il tempo di morire.

Tracce che cerco, ostinatamente in questa giungla di gente, in questi rumori seminati destinati a far germogliare il caos di non comprendersi mai più, mai più.

E ti vengo a cercate

Con la scusa di doverti parlare

Perché mi piace ciò che pensi e che dici

Perché in te vedo le mie radici

Franco Battiato, E ti vengo a cercare

La ricerca ostinata, incamminata, camicia addosso che ora mi debbo proteggere dal sale, marinaio non sono ma folle contadino di certo e con le mani ora nella terra cerco il germoglio, il seme che sta al caldo della terra sotto e solo se la luna fa caldo una notte come il sole nei giorni a venire, quando si faranno lunghi e non stanchi, verranno fuori come giovani gatti pronti a giocare per imparare.

Tracce, tracce nel cielo di uccelli di passo che sono andati via, un falchetto vola più in alto, ancora di più, cerca tracce anche lui con gli occhi capaci di vedere anche tra le viti che si sono lasciate andare ai brividi, guarda tra gli ulivi che soli resistono a non abbandonare le foglie.

Tracce, il falchetto, vola, vola più in alto.

Che sarà quell’ombra in fondo al viale di casa mia
Che sarà quell’ombra in fondo al viale di casa mia
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è

Ivano Fossati, La volpe

Già, poesia se la trovi e la coltivi come facevano i miei contadini con le rose al capo del filare di viti, amavano le rose, curavano le rose aspettando il vino

Le porte del mondo non sanno
che fuori la pioggia le cerca.
Le cerca. Le cerca. Paziente
si perde, ritorna.

Sandro Penna