La memoria di un uomo

La memoria di un uomo

27 Gennaio 2024 0 Di Lidano Grassucci

Mi chiamo, già ma a dire il vero mi hanno chiamato con un numero ora che ci penso, ma io mi chiamo, continuo a chiamarmi,  come un uomo semplicement. Nel nome c’è la mia storia, come nel tuo e in quello di ogni uno. Solo che io sono… che la mia storia è di poca gente e di gente differente. Io sono ebreo per via di come prego il Signore nella mia coscienza, come quel mio amico li ha gli occhi verdi e coltiva, in cuor suo, una vendetta contro chi ha tanto lui non avendo niente e quel niente e’ così tanto da essere la ragione della sua vita. Come quell’ altro che ama una ragazza incredibile e questo lo rende uno lui e anche lei. Insomma ciascuno ha la sua unica unicità. Ma certo e’ reato essere felici, certo e’ brutto andare da chi vorrebbe cambiare questo amore di Dio che è mio. Sono ebreo che e’ come dire che sono innamorato, che sono affamato, italiano, o triste ma che differenza vi fa? Eppure sono qui, solo, e mi indicano a dito come diverso, e dopo che lo hanno fatto con me lo fanno anche con… Te, perché nessuno e’ mai identico, nessuno e’ angelo e nessuno diavolo. Sono un uomo a cui hanno dato un numero, che mi hanno contato e non considerato. Sono solo un uomo che vorrebbe amare, che vorrebbe dire bella alla bellezza e scacciare le cornacchie, cacciare l’ipocrisia. Sarebbe bello vero essere solo quello che sono… Un uomo ed avere per me ragione della mia coscienza, padrone dei miei sogni, figlio di questa terra e pregare se sarà nel mio cuore o arrabbiarmi con dio se mi ruberà l’ amore che anche io ho trovato.