Latina e le piccole cose/ Caro sindaco scriva teatro al teatro
21 Marzo 2024L’ha notato Maria Corsetti, l’ha segnalato ma nessuno se ne è fatto carico. Amano tutti Latina ma tutto se ne fregano. Ci siamo candidati, senza fortuna, a capitale italiana della cultura per il 2026, la cosa avrebbe dovuto farsi essere non più sciatti ma più attenti.
Invece? Che il teatro D’Annunzio sia un teatro non si evince da nulla: non c’è la scritta teatro all’ingresso, non c’è un portalocandine per lo spettacolo prossimo, non c’è una bacheca per il cartellone della stagione. E’ un teatro in incognito, un teatro segreto, un teatro carbonaro, un teatro che si vergogna un poco, un teatro timido. Il fatto grave è che del fatto non ha interesse nessuno, tanto che fa.
Passata la festa gabbato lo santo. Finita l’ubriacatura culturale della battaglia per la capitale si torna all’ignoranza di prima- Il teatro non ha una scritta, la città non ha l’assessore alla cultura.
Così vanno le cose da queste parti dove c’è il tifo per il rugby ma nessuno ci ha mai giocato perché è fatica, ci si sporca e ci si può far male.
Un appello al sindaco di Latina, Matilde Celentano, non si “faccia guardare in faccia” meta questa scritta, sarebbe anche carina. Scrivere “teatro” al teatro basta poco che ce vo
…ti attacchi a queste piccolezze, in una città dove non c’è un impianto sportivo degno della definizione, dove la monnezza regna sovrana, dove puoi parcheggiare alla qualunque purché tu abbia il macchinine, dove non si vede un vigile manco a pagarlo…
le piccole cose contano