Sfregio alla mostra per Israele e il silenzio vile

Sfregio alla mostra per Israele e il silenzio vile

8 Aprile 2024 1 Di Lidano Grassucci

Durante i giorni della mostra sui fatti del 7 ottobre, Cento per Cento inferno, allestita dalla associazione La scelta per Davide, Latina amica di Israele abbiamo subito uno sgarbo: degli “amici” Pro Palestina hanno affisso loro adesivi sulle insegne del Mug, il museo che ci ospitava. Poca cosa, le cose cattive della vita sono altre, ma noi non abbiamo mai pensato di mettere nostri segni su idee altrui, pensando che le idee sono libere anche se non coincidono con le nostre. Abbiamo segnalato l’ episodio per dire: guardate che se non lanci l’ allarme nelle piccole cose poi trovi le grandi cose. Bene solo Latina Oggi, che ringrazio, e Latina Tu, che ringrazio, oltre al Fatto a Latina, ma qui gioco in casa, lo hanno riportato. Naturalmente ciascuno riporta ciò che vuole, ma la libertà non è dire io quel che voglio ma allarmarsi ogni qual volta qualcuno non argomenta ma sigilla, invade il campo dell’ altro. Non credo che le mie idee siano superiori a quelle degli altri, anzi, ma credo che debba poterle dire senza che qualcuno pensi di intimorire. Giampiero Mughini è un libertario – liberale, anni luce lontano dal settarismo leninista di Lotta Continua, ma scelse di firmare il giornale e farlo uscire perché la libertà è anche fare parlare gli altri, altri di cui nulla si condivide. Non abbiamo ricevuto alcuna solidarietà se non dal mondo ebraico. Ci spiace, ci spiace tanto, ma noi continuiamo a garantire la nostra libertà perché coincide con la libertà di tutti. Non si sono pronunciati i partiti, le istituzioni, le associazioni come fosse normale bollare l’ altro perché diverso. Qualcuno sentito informalmente mi ha detto “e’ un argomento delicato”. Ma io non chiedevo adesioni alle mie tesi ma solo solidarietà alla mia libertà come io avrei fatto a ruoli invertiti. La libertà è un valore delicatissimo, tanto delicato che si perde con facilità.

Grazie in particolare alle istituzioni che se ne sono fregate. E chiudo retorico: w la liberta’, w Israele e lunga vita a questo avamposto di democrazia, e viva a questa mia Italia che non sente la libertà che va via e si fa vincere dall’odio.