Sermoneta: La Regina Giovannoli ha abdicato?

Sermoneta: La Regina Giovannoli ha abdicato?

21 Aprile 2024 0 Di Davide FacilePenna

Avvertenza medica: Scritto ironico e cazzaro come l’estensore, comune cittadino che osserva e raccoglie, per curiosità, le chiacchiere del volgo e degli addetti ai lavori. Testo inadatto a chi cerca seriosi approfondimenti e pensa non si possa essere affrontare con leggerezza la discussione politica.

Per vicende ultronee alla mia volontà ho perso gli ultimi passaggi della rumba elettorale che porterà Sermoneta alle elezioni ammnistrative del prossimo giugno. Ero rimasto a tre possibili candidati sindaco: il Sindaco uscente Guseppina, detta Pina, Giovannoli, Emanuele Agostini e l’ex sodale della Giovannoli, Antonio Di Lenola. Pare che in questi giorni sia successo un po’ di tutto, anzi sia successo qualcosa d’incredibile. Incredibile pure per un posto come Sermoneta, che è davvero il luogo “politico” dove tutto è possibile; altro che gli scontati Stati Uniti di Barak Obama.
Anche se è vero che a Sermoneta i colori e le provenienze politiche non impediscono clamorosi ribaltoni, è ancor più vero che il mio paese è realtà ultra-italiana, dove la poltrona non si molla mai se non per una più comoda. Come sappiamo il trasformismo è finalizzato a preservare l’esistente e non a rivoluzionarlo. Certo è che le informazioni scabrose mi sono arrivate da più persone che bazzicano ambienti politici diversi. Come al solito le “soffiate” sono arrivate sotto forma di messaggi criptici su WhatsApp “Hai saputo che sta succedendo? Saranno strane elezioni le
prossime”. Ho deciso di capirci di più ed ho voluto incontrare in luogo neutro, Gelatilandia al Mare, una delle fonti. La fonte è una bella ed elegante donna, con lunghi trascorsi politici. La chiamerò Lady M perché, come si conviene, non vuole che si sappia il suo nome e perché sospetto voglia essere attrice della prossima partita elettorale come consigliere comunale; fatto che, ovviamente, Lady M smentisce categoricamente “a meno che non sia costretta dalla necessità di adempiere ad un mio dovere civico, perché non possiamo lasciare il paese nelle mani di quelli lì” Se, vabbè. Ci sto a credere.
La lascio parlare mentre mi avvento sul primo gelato della stagione. Si guarda intorno circospetta, manco avesse il Mossad alle calcagna: “Lo sai che la Regina sta per abdicare?” “Chi?” “Pina Giovannoli! Non si ricandida a sindaco.” Si, è corretto dire che la Giovannoli abdica, perché formalmente Sermoneta è Comune della Repubblica. ma praticamente è una monarchia da almeno vent’anni. La Regina Giovannoli, dopo la morte di Elisabetta II, è la più longeva regnante d’Europa.
Blocco la lingua prima di assaporare il pistacchio perché la notizia è una bomba, ammesso sia vera. La Giovannoli è il sindaco uscente di Sermoneta ed è oggettivamente la favorita in un’elezione che non prevede ballottaggio ed in cui ci sono più di due candidati. Le basterebbe un 40-45 % dei consensi per fare il secondo bis.
Invito Lady M a proseguire e la mia fonte non si fa pregare ma continua a guadarsi intorno: “Non si candida nemmeno come consigliere comunale. Al posto suo si candiderà, come Primo Cittadino, Pierluigi Torelli che lei appoggerà, senza avere nessun ruolo in cambio dal partito di Torelli, Fratelli d’Italia. Cambia proprio vita e lavoro” Questa poi è davvero incredibile. La candidatura di Torelli, in caso di assenza di sua maestà, è però soluzione logica. Torelli è stato all’opposizione in questi anni in Consiglio Comunale, ma alla maniera ereditata dal democristiano padre; cioè in modo
patriotticamente governativo. Senza particolare cattiveria e discutendo sempre con la maggioranza, al punto che quasi era difficile capire che fosse davvero all’opposizione.

E’ il portavoce locale di Fratelli d’Italia, il partito che a Sermoneta alle ultime elezioni regionali ha preso il 44 % dei voti. Certo quelli sono voti del partito, mica suoi personali. Ricordiamoci che a Sermoneta spesso il voto per le amministrative è andato in verso diametralmente opposto a quello per le politiche. Poi, per raccogliere il dividendo melonaino, dovrebbe presentarsi col simbolo del partito, ma si priverebbe dei vantaggi della soluzione lista civica con la quale si possono nascondere “alleanze indicibili” tra destra e sinistra. Avrebbe l’appoggio della Giovannoli ma quanti voti può spostare un ex sindaco non candidato, ammesso abbia interesse a farlo?
Fosse vero quello raccontatomi le elezioni sarebbero davvero imprevedibili con tre candidati “civici” (Agostini, Torelli e Di Lenola) e forse una candidata, diciamo, “politica”. Pare infatti che ci sia una quarta pretendente alla poltrona. Sarebbe Sonia Pecorilli che ha fatto l’assessore nella Giunta Giovannoli fino a che non ha rotto con la Regina un paio di anni fa. Questa volta si dovrebbe candidare come sindaco con il suo partito, il Partito Comunista Italiano. Questi almeno non dovrebbero aver paura di presentarsi col simbolo loro, Falce e Martello e col colore societario, il rosso. Saranno poco condivisibili ma questa volta, se lo faranno, avranno il premio chiarezza. In elezioni di questo tipo, senza la Giovannoli asso piglia-tutto, saranno fondamentali i voti dei candidati consiglieri; anche perché il voto disgiunto non è possibile da noi. Se voti il consigliere tale dei tali, voti automaticamente il sindaco cui è collegato. Ci sarà da fare attenzione ai tanti nuovi aspiranti consiglieri, ma anche ai tanti ex signori delle preferenze che potrebbero ripresentarsi.
L’assessore uscente Nicola Minniti, nel caso il front-man fosse Torelli al posto della Giovannoli, accetterà di stare con lui? Gilberto Montechiarello ora capolocale di Azione che farà? Starà ancora alla finestra o cercherà di creare il “terzo polino” accasandosi con uno degli aspiranti alla fascia tricolore? Maria Marcelli s’ è davvero stancata della politica? Mauro Battisti a chi porterà la sua dote elettorale? Simone Mariotti smetterà di fare il commentatore “radicale” e tornerà operativo? Gabriele Menossi, l’eterna promessa della politica locale, tenterà di nuovo la strada delle elezioni? Antonio Scarsella davvero appoggerà Agostini da fuori o cercherà di tornare in Consiglio Comunale? E i mei amici Tano’s? Possibile che non si sentano ancora pronti per lanciare la sfida al “passato”?

PS In tutta sincerità non credo che la Regina abdicherà, perché non ho mai visto regnanti posare la corona volontariamente per aprire la strada alla Repubblica. Dovessi scommettere dei soldi, direi che alla fine la Giovannoli si candiderà. Se non è vero quello che mi è stato detto le possibilità sono allora solo due. O la Regina sta perculando tutti, avversari e alleati, per lasciarli sulla graticola fino alla fine come ha sempre fatto, fregando tutti i bambacioni che la vogliono pensionare, o le mie fonti hanno perculato me per i loro fini. Possibili entrambe le ipotesi al momento, perché non partecipo a nessuna riunione carbonara ma assisto come cittadino al gran ballo delle vanità senza capirci una cippa. Male che vada avrò scroccato un gelato al mare ad una bella signora.