A Sermoneta resiste la tradizione del panino elettorale: scegliete il sindaco non la porchetta

A Sermoneta resiste la tradizione del panino elettorale: scegliete il sindaco non la porchetta

25 Maggio 2024 0 Di Davide FacilePenna

Ogni città ha le sue tradizioni, anche durante la campagna elettorale. Nei paesi dei monti lepini esiste, per esempio, la tradizione dei comizi in piazza. Certe volte pure contrapposti, in stile Don Camillo e Peppone. A Sermoneta, che è stata sempre “terra di mezzo” tra i lepini e il capoluogo Latina, di comizi in piazza non se ne vedono da almeno trent’anni. Resiste però la tradizione del “panino elettorale” che si celebra quando c’è la presentazione alla cittadinanza dei candidati a Sindaco e dei candidati per il consiglio comunale. Sono proprio i futuri “onorevoli” che esborsano di tasca propria per placare le fameliche gole dei miei paesani.
Paesani che pure loro, da tradizione, partecipano, in massa, al rito magico. Mi risulta che qualche elettore partecipi a più riti per “capire bene chi votare” dice lui. “Per azzannare più panini” dicono i cattivi. Io stesso ci ho visto alla gozzovigliata politica gente che manco era residente a Sermoneta e quindi nemmeno avrebbe potuto votare.
Un mio vecchio conoscente, noto analista politico, mentre trangugiava porchetta elettorale aveva l’abitudine di commentare citando Machiavelli “Magniamo noi oggi più che potemo che da domani magnano solo essi” Va detto chi non segue la tradizione sfida apertamente le ire del feroce “dio delle urne”.
Anche per l’imminente tornata amministrativa sermonetana, quasi tutti i candidati hanno deciso di non sottrarsi all’aura regola del panino elettorale.
Giuseppina, detta Pina, Giovannoli, con la sua lista ad personam, è tornata, ancora una volta, alla Sorgente che si è riempita di supporters. Sul piatto, self service, ha fatto trovare penne all’arrabbiata e panini con porchetta o prosciutto. Tutto annaffiato da vino locale, rosso e bianco. Il rosso, contro il sentir comune, era fresco come da indicazione di uno dei candidati consiglieri che vuole rimanere anonimo. Fa bene a voler rimanere anonimo perché questa cosa del vino rosso fresco non si pole sentire, come direbbero in terra di Chianti. La scelta del luogo, La Sorgente, è pure scaramantica, perché in passato sempre lì sono andati Pina and friends ed il risultato è stato sempre positivo per loro. L’acqua zolfa porta bene.
I Comunisti di Sonia Pecorilli, invece, hanno fatto una scelta in linea con la loro storia di partito dei lavoratori. Presentazione di fronte alla loro sezione a Pontenuovo con tanto di enorme bandierone rosso falcemartellato. I convenuti erano rigorosamente seduti su sedie di plastica. Alla fine per tutti c’era pane e “mortazza” a go-go da sbafare con l’aiuto di numerose birre Peroni in bottiglia. Si sa che la Peroni è per antonomasia la bevanda dell‘operaio edile. Tutto in linea quindi con le tesi di Carletto Marx. Per l’occasione c’era anche il loro Segretario Nazionale Mauro Alboresi, unico segretario nazionale di partito sceso in terra de’ Caetani per queste comunali.
Il “forzista mascherato” Di Lenola si è lanciato invece verso l’Oliveto, con tanto di navetta per portare gli astanti sul luogo del misfatto. Dice di aver riunito in loco cinquecento persone cui ha offerto, oltre alle classiche penne all’arrabbiata un, ricco buffet paninesco. Un’ altra fonte mi ha parlato di pasta fredda, panini e biscotti. Comunque il panino non è mancato.
Come al solito in controtendenza Agostini che sfida la legge del panino elettorale offrendo in pasto ai cittadini-elettori solo i candidati ed il programma. Gli agostiniani si sono riuniti al centro civico di Monticchio.
Scelta frugale e molto seriosa, ma la lista “Insieme per Sermoneta”, lo sappiamo, ha voluto darsi una connotazione da socialdemocrazia scandinava. Spazio solo ai programmi e ai discorsi dei candidati. Uditorio di fedelissimi quindi. Eppoi è noto che il colesterolo e i trigliceridi alti sono nemici dell’attenzione. Chissà quanto e se paga la scelta del “fiscal compact” alimentare.
Avvertenza per gli elettori: Questo mio resoconto non vuole, scientemente, essere informativo. Se volete informazioni su chi votare andatevele a cercare come fanno tutti i bravi cittadini. Leggete i programmi ed andate a conoscere i candidati che non vedono l’ora di parlarvi, con panino o anche senza. E vedete di non fare troppo i moralisti sulla storia della cibaglia elettorale che non è che qualcuno pensa di potervi comprare con mezzo etto di porchetta ed un bicchiere di merlot.
Almeno spero.