Latina la provincia senza sinistra nella diarchia De Meo-Procaccini

Latina la provincia senza sinistra nella diarchia De Meo-Procaccini

11 Giugno 2024 1 Di Lidano Grassucci

Bene, il verdetto c’è. Al netto del dato nazionale c’è il verdetto locale. Il centrodestra qui è di più che in tutta Italia. Il PD in provincia è terzo dopo Fratelli d’ Italia e Forza Italia. Quindi qui in provincia si gioca un derby che si personifica anche in Nicola Procaccini con 27.000 preferenze personali in provincia per Fratelli d’ Italia e Salvatore De Meo che ne prende 23.000. il bacino del primo e’ il doppio del secondo, ma il nodo è che nom è dato un terzo. La politica pontina si polarizza. Questo è un bene? No di certo, perché non essendoci avversari la dialettica politica si concentra in una questione di famiglia rendendo precaria la convivenza. La Lega sta dietro, la Miele prende 8000 preferenze, e Claudio Durigon ne esce decisamente ridimensionato nella sua terra. Naturalmente queste sono impressioni d’ analista in una politica che cambia con la velocità della luce. La Lega di 5 anni fa era oltre Fratelli d’Italia di ora e in questi anni Forza Italia era data per finita. Sta di fatto che due personaggi emergono ora e non potranno “ritirarsi” in Europa: Nicola Procaccini e Salvatore De Meo. Loro sono il passo generazionale su cui modellare un nuovo quadro generazionale. Insieme a chi? Gerardo Stefanelli ha provato a intrufolarsi ma il progetto di Renzi è fallito per presunzione e lui rischia di restarne travolto. La sinistra cerca il suo campione, ma lo cerca la società pontina tutta perché non si può giocare una parità in una metà campo sola.