Morire per pochi soldi: un altro sistema agroalimentare è necessario

Morire per pochi soldi: un altro sistema agroalimentare è necessario

26 Giugno 2024 0 Di Fatto a Latina

Slow Food Latina, è costernata e addolorata da quanto accaduto sul proprio territorio pochi giorni fa al bracciante indiano Satnam Singh.

Un episodio che reputiamo di grande disumanità e, che segue una lunga scia di terribili storie di sfruttamento del lavoro in agricoltura sul territorio Pontino e Nazionale, fenomeno che fa largo uso in particolar modo della rete criminale del Caporalato. La quale, ribadiamo con forza, deve essere combattuta ed estirpata per sempre.
Ci teniamo ad esprimere innanzi tutto tutta la nostra vicinanza alla giovane moglie di Satnam ed invitiamo ad un primario atto di umanità promuovendo l’adesione alla raccolta fondi promossa dalla Cgil Lazio utilizzando in fondo dedicato come da informazioni sulle pagina web dedicata: https://lazio.cgil.it/2024/06/raccolta-fondi-per-satnam-singh/ così da aiutarla in questo momento drammatico.
Esprimiamo inoltre vicinanza alla numerosissima Comunità indiana presente sul territorio e ribadiamo il sostegno a tutte le forme di protesta e rivendicazione per migliorare la loro condizione lavorativa e sociale.
E non dimentichiamo tutte le vittime del lavoro agricolo, italiani e migranti, braccianti ed imprenditori, che troppo spesso rimangono invisibili.

Per questo invitiamo la politica tutta, da quella di prossimità a quella di governo a prendere atto delle storture che si continuano a perpetuare con questo sistema alimentare e di mercato e soprattutto a prendere impegni seri per un vero e proprio cambio di paradigma.

Ci teniamo a ribadire che non vogliamo criminalizzare gli imprenditori virtuosi, dobbiamo però agire e prendere posizione contro le derive criminali. La mentalità del profitto a tutti i costi che si spinge oltre il rispetto dell’uomo che arriva fino a divenire forma di schiavitù di fatto.

Riteniamo che sia doveroso agire per cambiare un sistema che crea e rende necessario tutte queste storture in virtù di mercati sempre più dediti al deprezzamento del prodotto agricolo italiano, nonostante gli aumenti vertiginosi dei costi di materie prime ed energia ed alta pressione fiscale, fattori che stanno contribuendo a distruggere le piccole e piccolissime aziende ed i singoli contadini a favore dell’agroindustria di massa, la quale per sua natura ha come scopo ultimo quello di far margine profitto e non certamente di preservare valori fondamentali quali quelli di una produzione attenta alla biodiversità, del benessere delle persone e dell’ambiente.

Siamo qui, ancora una volta, dopo un avvenimento così drammatico e non possiamo che chiederci: siamo davvero disposti a pagare questo prezzo?

Abbiamo bisogno di una filiera equa e sostenibile. Per questo è necessario allontanare la logica del massimo ribasso, promovendo prezzi trasparenti ed etichette diverse, come quella che noi definiamo “narrante”. Laddove è indicato il prezzo alla sorgente, quindi quanto è stato pagato il produttore, il ricarico del distributore. Oggi abbiamo anche tecnologie che ci permettono una maggiore garanzia di validità a partire dalla blockchain, tali che possano convincere i consumatori che certamente possono farlo a pagare qualcosa in più per non alimentare questi processi di “schiavismo”.

Invitiamo quindi la cittadinanza tutta a compiere sempre più, scelte etiche nella scelta e nell’acquisto dei prodotti con il sogno di non dover leggere più notizie simili.

Ci auguriamo con tutto il cuore che il lavoro agricolo cominci ad considerato un lavoro dignitoso e, finalmente, si smetta di dire “braccia strappate all’agricoltura” in quanto per adesso questo sistema ci ha dimostrato che le uniche braccia strappate sono quelle degli agricoltori.

Noi di Slow Food Latina siamo e saremo sempre impegnati a fianco ed insieme a tutti coloro che agiranno per cambiare il sistema e la cultura del cibo e della produzione agroalimentare, che come diciamo deve essere sempre più: “Buono, Pulito e Giusto”. E soprattutto: per tutti!

Il comitato direttivo di Slow Food Latina