Il nodo di Giacomino e non c’è più Mazzarino

Il nodo di Giacomino e non c’è più Mazzarino

11 Luglio 2024 0 Di Lidano Grassucci

Giacomo Mignano ha lasciato il Comune di Latina. Lui non è una parte politica, non stava lì come professionista, lui è una sorta di Cardinale Mazzarino . Lui era il teorico di una politica della prassi, della tecnica, della antica arte borbonica (non va mai dimenticato che è di Gaeta) di tenere il filo del passato democristiano con il presente in via di definizione.

Se in campo togli il regista i palloni giocabili in attacco arrivano di meno e la difesa contrasta a caso e non con difficoltà. Ma, è anche evidente che la squadra composta da apicali, amministratori e politici non sentiva la sua impostazione di gioco. Giocavano tutti come tennisti, uno sport individuale, ma era in corso una partita di calcio.

Mignano suggeriva con molta attenzione la parte finanziaria, ma gli altri aspetti restavano monadi.

Ora? Bisogna cambiare regia, strategia, e ricucire un modello di agire politico.

GIacomino era il calcio totale alla Arrigo Sacchi, ma come lui è diventato vice campione e ora…

Cambia tutto in Comune c’è il posto libero da Mazzarino e in giro non si vedono moschettieri, ma ci sono ancora le guardie del cardinale.

L’amministrazione? Sarà divisa nella fase “con Giacomino” e quella “post Giacomino” che è ancora tutta da fare.