La New Wave di Norma illumina i Lepini

La New Wave di Norma illumina i Lepini

17 Luglio 2024 0 Di Davide FacilePenna

Se in queste torride sere d’estate girate la testa verso le colline vi basterà alzare lo sguardo in alto per vedere una tribuna d’onore brulicante di luci colorate. Quella è Norma. Era famosa fino a qualche anno fa per la temperatura fresca e le rovine della sua progenitrice, Norba antica. Una specie di piccola Pompei, visitabile liberamente.
Almeno una volta all’anno salgo a piedi fino a Norma partendo dai Giardini di Ninfa. La via francigena, nella parte finale, mi permette di godere una vista unica del Castello di Sermoneta che si staglia dentro al Promontorio del Circeo. Da diverso tempo Norma non è più solo questo, che poi sarebbe già tanto, ma anche e tanta musica, arte e socialità. E’ uno dei paesi più vivi e vissuti dei Monti Lepini.

Puoi andarci in qualsiasi giorno dell’anno e stai sicuro che dalla mattina fino alla sera troverai sempre gente in giro che chiacchiera, ride e discute di tutto, dalla politica nazionale all’eliminazione degli azzurri da Euro 2024. Qualche anno fa ci ho visto anche un comizio in piazza, ormai una rarità dalle nostre parti. C’era un ex Sindaco che non aveva preso bene una bocciatura elettorale e ripeteva ai suoi udenti cittadini “Chi ha perso? Io? No! Avete perso voi”.

L’attuale Sindaco è un quarantenne coi capelli lunghi e ricci che si chiama Andrea Dell’Olmo. Ha capito che l’oro che ti
arriva in dote dalla natura e la storia lo devi far fruttare se vuoi che il tuo paese viva e cresca. La Giunta dell’Olmo ha riempito l’estate normiciana di eventi che sembra quasi di rivedere l’Estate Romana del compianto assessore della Capitale, Renato Nicolini. Ha sfruttato tutte le piazze e gli slarghi disponibili. I vicoli e le strette vie li ha tappezzati di targhe in legno coi proverbi popolari. Ha portato musicisti e artisti ad esibirsi nel teatro all’aperto del Parco Archeologico. Quest’anno sono arrivati tra gli altri Dario Vergassola, Paolo Rossi e Valerio Aprea. Il 6 Luglio, durante la Notte Rosa, sono persino risuonate le note liriche della Turandot. A Norma ci sono stato il 13 luglio durante la notte di Borgo di Vino. Ho ascoltato “aggratisse” un bellissimo concerto di una brava cantautrice italiana che si chiama Nathalie e che non conoscevo. Talmente brava da aver cominciato il concerto quasi in solitaria a piazza Caio Cestio ma capace, in pochi minuti, di attrarre una piccola folla sotto il palco.
Distrarre una folla di bevitori dal giro tra gli stend del vino è un’opera che ha del prodigioso e per farlo devi proprio essere una tosta. Stupenda la versione, quasi acustica, della sua Lonely God. Non mi perderò, ad Agosto, Galoni (il 9) e Sparagna (il 26) che promettono altrettanto bene.
Norma e la sua amministrazione dimostrano che non è segnato, per i paesi della Lepinia, il declino. Anzi, fantasia e buona volontà possono portare le migliori onde sonore e l’arte pure dalle nostre parti, perché non è di sole “magnatore” che vivono gli uomini. Attendiamo con ansia che anche altre amministrazioni locali facciano lo stesso invece che vivere di rendita sul passato.