La grande Appia e le piccole scale

Ebbene, la storia da grandi appuntamenti agli uomini ma quegli uomini debbono esserci all’ appuntamento. Lunedì prossimo in India riconosceranno la via Appia tra i siti patrimonio dell’ UNESCO. Non è una cosa normale, è straordinario e sarà l’ unico sito UNESCO di questa parte di Lazio, e ci sarà Latina dove passa la via Appia dall’ aeroporto a La Storta prima della fettuccia di Terracina. Altro che scala delle poste, altro che palazzo M, altro che poderi senza bagni, riscaldamento e manco le fondamenta. Per capire e come se a Parigi non mostrassero vanto della torre Eiffel ma si preocuperebbero della casa cantoniera della strada per Lione. Eppure nessuno ne parla, lo ha capito il sindaco di Cisterna Mantini, lo ha capito il sindaco di Roma Gualtieri, che certo non ha bisogno di fare conoscere la sua città, o Clemente Mastella sindaco di Benevento. Noi? Noi dovremmo abbandonare gli appuntamenti con la cronachetta da sei milioni di baionette e manco un carro armato, dovremmo tornare a sentirci normali con una storia lunga come una strada che da qui porta a oriente, oltre l’ orizzonte, dopo Borgo Faiti c’è un mondo e il mare di Borgo Grappa si può navigare e vedere che le colonne d’Ercole sono fatte per viaggiare non per ancorarci le zattere senza coraggio.
Io in Comune parlerei di questo.