Il genocidio a Gaza e l’ amore dei papi per l’ inquisizione

Il genocidio a Gaza e l’ amore dei papi per l’ inquisizione

18 Novembre 2024 2 Di Lidano Grassucci

Il papa di Roma, Francesco, chiede una “indagine” per stabilire se a Gaza e’ in corso un genocidio. Resto basito, resto allibito poi mi rammento la “servitù” secolare della mia gente ai preti che si erano fatti re. Ricordo i loro tribunali dove l’ accusa era già condanna. Santa Inquisizione, dove potevi solo confessare. Gli ebrei poi, che fastidio. Ricordo sempre con orrore le risate al cinema quando il marchese del Grillo non vuole pagare Aronne Piperno, l’ ebanista. Non capivo le risate, ma ne ho dentro la coscienza. Ecco il Papa rimette l’ orologio della storia nell’ ora giusta: gli ebrei uccidono Cristo, che gli ebrei sono “perfidi giudei” e ora non più fratelli maggiori ma assassini. Gli ebrei non hanno diritto di difesa, infatti il Papa li accusa. Poi una difesa armata… Genocidio su numeri di vittime dati da Hamas, che sarebbe come parlare dei campi di concentramento con i dati forniti da Hitler. I preti non perdono il vizio, avevano le chiavi del ghetto. Il tempo non sana le ferite, l’ odio resta se fai finta di avere un fratello maggiore ma poi non lo sopporti per via dell’ eredità.
Qui il Papa fa l’ inquisitore, è nel suo DNA e ogni diversità è eresia che va estirpata. Immaginate uno stato di ebrei armati,  è male il male assoluto, meglio farlo parlare, quello stato, da mostro.

Il 7 ottobre il Papà di Roma non fu così netto, del resto si sa l’ ebreo muore di meno. A Roma hanno perso una occasione per tacere, talvolta i fratelli minori non riescono a nascondere l’ odio per il fratello maggiore.