Il giorno del ricordo e due presidenti a Gorizia

Il giorno del ricordo e due presidenti a Gorizia

9 Febbraio 2025 0 Di Lidano Grassucci

Ma di che paese sei? Nella storia questa domanda veniva fatta senza che per tanto tempo fosse annuncio di dolore ma solo di curiosità nuova. Ho letto da ragazzo un libro di Enzo Bettiza “L’esodo”. Parlava della sua Spalato e di un posto dove la tata era croata, al mercato i contadini vendevano in croato a chi chiedeva le cose in veneto e i bimbi di città studiavano in italiano, come il padre in italiano educava i figli a distinguere il bene e il male e qualcuno rispondeva in tedesco. Mi piaceva un mondo in cui i suoni si mischiavano e non si offendevano mai. Poi davanti a Spalato c’è il mare, c’è l’odore di Grecia, e le mura sono romane. Ma chi, chi rispondendo alla domanda “di che paese sei” pensava di giocarsi la vita. Invece? Invece ciascuno a cominciato a non sentire l’ altro di Spalato, ma a sentirlo come estraneo “io” rispetto a “noi” .
C’era a Sezze la signora Maria, una donna elegantissima ma di una eleganza che aveva eguali sono in mia mamma che era cispadana e non celava la nonna austriaca, lei era croata di Ragusa ma… Si era innamorata di un ufficiale italiano e la vita la porto a Sezze. Non aveva figli ma i due erano così strani per il piccolo mondo dove arrivati che erano perfetti e perfettamente hanno affrontato la vita. Vi ho ricordato di Bettiza e della signora Maria per via del fatto che esiste la storia brutta, dura, di sangue ma poi esiste una tata, un amore e non te ne frega che lingua parli ma senti che ti ama nella tua umanità
Il presidente della Repubblica italiana prende per mano la presidente della Slovenia e camminano insieme per Gorizia guardando un mondo dove se uno si ferma e ti chiede “dove siamo” puoi rispondere “dove ci siamo incontrati”.
Hanno imbrattato le foibe di Bosovizza contro gli italiani, ecco la risposta è un presidente che cammina con un altro presidenti, due europei, due occidentali, uno sloveno e uno italiani.
Oggi è il giorno del ricordo, si ricorda per non odiare. Trecento Mila italiano dovettero perdere tutto… Noi li ricordiamo per trovarci