Quando mi apparve la Bella Ninfa e il soldato tedesco

Quando mi apparve la Bella Ninfa e il soldato tedesco

5 Maggio 2019 0 Di Lidano Grassucci
La strada era buia, io distratto da vie percorse tante volte. Negli occhi la luce del contachilometri, e i fari facevano varco al buio. Nulla poteva accadere, ma io l’ho visto, un lampo rapido, da preda davanti al cacciatore. L’ho visto giuro, pareva Trilly, pareva una cavalletta di luce, arti lunghissimi e mi ha guardato.
Il fiume Ninfa qui è placido ma non fermo e si vedono, di giorno, le piante d’acqua che indicano la via di un mare che da qui è ipotetico, lungo gli argini silenzi antichi, rumori che offendono sempre e per sempre, ma ora ero io la luce generata dal mio motore e quello spirito, come nei film americani che da Orione, o da Alfa centauri viene qui qualche viaggiatore di stelle.
Dicono che certe notti qui si senta ancora il pianto della Bella Ninfa chiusa disperata in una torre senza più scale, dicono che pianga d’amore e la rupe che sovrasta fa eco e spinge il pianto verso il mare.
Dicono che sia lì così sola da aver paura, cosi timorosa da far paura.
Lo spirito che ho visto forse andava lì da lei a raccontarle cose di questo mondo, in alto nella torre che piange. Perché capita che, di tanto in tanto, interrompa il pianto e si innamori di uomini di carne ed ossa, passati lì per accidente come fanno i cavalieri erranti.
Un soldato tedesco si addormento in quel giardino e la tempesta della guerra cancello i destini intorno, lui incolume ebbe il ricordo di una donna, madonna o Ninfa, che pareva averlo salvato. Tornò tante volte a dire che li sarebbe finita, invece lo spirito l’aveva graziato, reso grazia e non fine. Io non so se le storie si mischiano, non credo alle non ragioni, ma quello spirito mi ha guardato, poi è passato.
Forse voleva che raccontassi delle paure di questo posto, del suo piangere, degli uomini e delle città che qui sorgono, muoiono, risorgono per morire di nuovo e resta il pianto disperato di amori, di spiriti, di silenzi. Non ridete di me, forse ero solo io che mi vedevo fuggente al tempo presente, ma quel soldato tedesco conobbe Grazia e rimase vivo.