Non sono solo fumetti. Da Latina la casa editrice Tunué

Non sono solo fumetti. Da Latina la casa editrice Tunué

5 Maggio 2019 0 Di Fatto a Latina

La casa editrice Tunué ha compiuto 15 anni. E’ una delle più importanti realtà del fumetto italiano e la sua sede è a Latina. E’ stata fondata nel 2004 da Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente ed è una presenza fissa alle più grandi fiere del libro e del fumetto, come Lucca Comics e il Salone del libro di Torino, ma ha riempito i banchetti delle sue proposte anche alle fiere di Taiwan e ad Angoulême dove si svolge la fiera del fumetto più importante a livello internazionale. Allo stesso tempo ha contribuito a sensibilizzare il suo ristretto territorio di provenienza sull’importanza di leggere e raccontare storie.

Prima di tutto questo, però, a Latina come in tutto il Bel Paese la Tunué ha dovuto provare a disintegrare il muro di pregiudizi sul fumetto, radicati fortemente, ormai da tanti anni, nell’opinione pubblica.

Abbattere un muro a martellate è facile, ci vuole impegno, certo, ma con la giusta tecnica, si possono raggiungere risultati apprezzabili in tempi brevi. Quando il muro è invisibile e si tratta di cambiare pensieri e associazioni che le persone hanno assimilato da tempo, è richiesto un altro tipo di impegno e ci vuole tempo, costanza e determinazione.

Catalogare il fumetto esclusivamente come una lettura puerile, utile solo per fare da tramite al libro solo scritto e senza immagini, è un’abitudine diffusa non solo nel territorio laziale ma in tutta Italia. Se nell’ ultimo decennio ci sono stati sostanziali cambiamenti è accaduto anche grazie alla Tunué .

Al contrario dell’Inghilterra, gli Stati Uniti e soprattutto la Francia e il Belgio dove il fumetto ha sempre avuto un valore culturale, in Italia i fumetti erano chiamati con lo svalutante nome di giornaletti. In Francia il nome altisonante di bande desineè, in America comics e qui da noi fumetti, pargonando lo spazio con le parole scritte a nuvole di fumo, o peggio, giornaletti come se fossero un sottoprodotto dei giornali.

Per capire la missione donchisciottesca alla quale la casa editrice Tunué ha partecipato è necessario prima fare un breve salto indietro nel tempo. In Italia il fumetto è stato per anni considerato un prodotto per i più piccoli relegando un ruolo autorevole solo agli autori più noti come Crepax, Manara, Hugo Pratt e Andrea Pazienza.

Sul finire degli anni 80 un fenomeno popolare capace di attirare l’attenzione di tutti è stato Dylan Dog. Negli anni 90 crebbe l’attenzione per i manga giapponesi, per i supereroi della Marvel e della DC Comics e per storie conclusive con dignità letteraria al pari dei romanzi.

Un esempio su tutti in questo senso è Persepolis di Marianne Satrapi, che raccontando il suo vissuto, parla della condizione delle donne in Iran.

Facendo forza su questi nuovi fermenti narrativi le importanti fiere del fumetto, come Lucca Comics, crearono un nucleo agguerrito di appassionati in un contesto sempre più fertile in cui le nuvole parlanti si spostarono dalle edicole alle fumetterie.

Tunué nasce nel 2004 in questo contesto con l’obiettivo di raccontare storie di qualità con una linea editoriale precisa e semplice.

Hanno differenziato la produzione in collane dirette a un pubblico più giovane e altre rivolte invece agli alunni delle scuole, senza limiti di argomenti e di genere, come di fatto è sempre stato il cinema, il fratello più famoso del fumetto, con cui ha uno stretto legame.

Il ricco catalogo Tunué

Gli autori da loro pubblicati sono italiani e stranieri senza distinzione, l’unico comune denominatore nella scelta del marchio sono l’interesse e l’emozione.

Per dare un’idea su alcuni dei loro prodotti e dei temi trattati nei loro romanzi grafici:

  • in Rughe dello spagnolo Paco Roca si parla di Alzheimer e case di riposo;
  • dello stesso autore I solchi del destino ci porta in una storia ambientata nella Seconda Guerra Mondiale;
  • nei volumi Nocturno e Watersnake il messicano Tony Sandoval racconta storie con elementi surreali e fantasy.

Tante anche le produzioni di autori italiani per esempio la serie per ragazzi Monster Allergy di Artibani, Barbucci, Canepa e Centomo e l’adattamento a fumetti del romanzo Canale Mussolini dello scrittore di Latina Antonio Pennacchi realizzato da Massimiliano e Graziano Lanzidei e Mirka Ruggeri che gli hanno dato una nuova luce.

Molte delle loro pubblicazioni hanno vinto prestigiosi premi dalla giuria di importanti eventi fumettistici come il Romics, Lucca Comics e tanti altri.

Non soddisfatti dei risultati raggiunti, nel 2014 hanno inaugurato una collana di narrativa mantenendo la loro intenzione di produrre storie di qualità, confermata dalla partecipazione di alcuni autori della loro scuderia al premio Strega.

Dal 2018 hanno stretto un accordo di collaborazione con la casa editrice Il Castoro di Milano.

I Tunuélab

Oltre a distinguersi nelle pubblicazioni editoriali hanno portato le loro idee e passioni anche sul territorio con iniziative come i TunuéLab, laboratori suddivisi in diverse categorie del processo creativo compresi alcuni di educazione alla lettura destinati ai bambini. Svolgono spesso work-shop estemporanei a Latina come nel resto della penisola. Inoltre da quest’anno insieme al Rotary Club Latina organizzano Latina Comics Contest un concorso per storie a fumetti che prevede la realizzazione e la pubblicazione dell’opera vincitrice.

Nonostante i grandissimi risultati ottenuti a Latina come nel mondo ci sarà sempre qualcuno che dirà “sono solo fumetti” ma probabilmente a dirlo non sarà chi ha avuto modo di conoscere le pubblicazioni della Tunué.