Un albero ogni nuovo nato: leggi e diritti dimenticati
6 Maggio 2019In Italia ogni nuovo nato o adottato, ha diritto a crescere insieme al suo albero. La legge poco rispettata, trova spazio a Latina.
Sono rimasto da solo ormai in questa grande radura. Prima eravamo in tanti e questo posto era sempre pieno di gente allegra. Venivano qui, quando il sole splendeva in cielo e noi, per accoglierli al meglio, facevamo sfoggio della nostra bellezza, riempiendo le chiome di colori. Era una grande festa, con cibo, risate e tanti bambini che correvano a piedi nudi sull’erba. Qualcuno addirittura affondava i suoi piedini nudi per la prima volta tra i fili verdissimi, qualcun’altro giocando con la palla talvolta mi colpiva. Ma io non mi arrabbiavo mai.
Sai, una volta, tanto tempo fa, sono stato piccolo anch’io. Ero gracile e un po’ goffo, non riuscivo a trovare la mia direzione. Poi un giorno un brav’uomo, per sorreggermi meglio, così come un genitore sostiene il proprio figlio mentre muove i primi passi, mi ha messo accanto un paletto. Con quello di fianco, che mi proteggeva dal vento e mi indicava la giusta direzione, sono cresciuto alto e robusto. Altre persone indicandomi mi chiamavano albero, e così ho capito che è questo il mio nome. Più crescevo e più mi innamoravo del posto dove sono nato, Latina. Un territorio vasto e ricco di bellezze naturali. Dove la montagna bacia il mare in un susseguirsi di tramonti. Ho sentito parlare tanto del lago di Fogliano e del parco nazionale del Circeo e, da quanto ne so, sono solo alcuni dei luoghi che hanno incantato molti, io però, non li ho mai visti, sono sempre rimasto qui, dove col tempo ho imparato che gli uomini, non sono tutti gentili. Con il passare degli anni, infatti, hanno iniziato ad abbattere gli altri come me, per fare spazio a quelle che chiamano strade. Altri, hanno appiccato incendi che hanno danneggiato le mie braccia facendo allontanare tutti gli animali che venivano a trovarmi. Infine,qualcuno di loro ha avvelenato l’acqua del fiume che bagna i miei piedi, ed io ho preso una brutta malattia. Forse, ci sono diversi tipi di individui. Ci sono quelli che vedono in te una risorsa, e ti sostengono. E quelli che hanno la vista offuscata e ti scambiano per un ostacolo da abbattere. Eppure lo sanno, ho sentito dirlo proprio da loro, che se non ci fossi io, su questa terra non vi sarebbe vita. E allora non capisco.
Perché gli alberi sono sempre meno?
In Italia, c’è una legge, la n. 10 del 14 gennaio 2013 che obbliga ciascun Comune sopra i 15.000 abitanti alla messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato o adottato. Ma come tante leggi, quasi nessuno la rispetta. È un paese davvero strano questo! E’ vero, sono solo un albero e non dovrei nemmeno parlare, ma sono qui da molti anni e sono davvero stufo! Lasciatemi sfogare…
Grazie a me respirate! e potete mangiare quei frutti che tanto vi piacciono! Con le olive producete l’olio di cui vi fate vanto in tutto il mondo! I limoni e le arance sono arrivate fino in Cina! Le mie radici tengono ben saldo il terreno dove costruite le vostre case e i vostri figli, a scuola, hanno dei banchi e dei quaderni per merito mio!
Possibile che non lo capiate?
Gli uccelli mi hanno detto che una piccola speranza c’è. Non lontano dal luogo dove mi trovo, ad Itri, sono stati piantati 30 alberi per altrettante nascite. Il progetto, è partito nel 2018 e da allora sono stati piantati 100 alberi che hanno rimboschito la collina di San Cristoforo. Anche a Priverno, hanno deciso di applicare la legge e nell’ambito del progetto “Welcom Children” sono stati donati 138 alberi di Leccio alle altrettante famiglie del centro lepino che, durante il 2018 hanno accolto un nuovo nato.
Entrambi i comuni, non erano obbligati al rispetto della legge, poiché al di sotto dei 15mila abitanti, ma hanno deciso di dare il buon esempio e così anche altri comuni della provincia di Latina, come quello di Fondi, stanno pensando di sostenere l’iniziativa.
E allora io non mi arrendo! Continuerò a lottare. Finora non siete riusciti ad abbattermi ne’ voi, ne’ la natura che vi si ribella contro. Perché in ogni ramo spezzato dal vento, trovo la forza di rinascere per quei bambini di cui sono il protettore. Per quei bambini che dovrebbero trovare in me il loro esempio di crescita,solidità e saggezza.
Sul quel ramo spero e sogno, che dei piccoli uomini piantino un’altalena che punti verso le stelle, sempre.