Il Moro di Loffarelli all’università di Bari
10 Maggio 2019 0 Di Rinaldo Ceccano“Se ci fosse luce”. In un luogo buio, dove la coscienza anche dell’innocente si interroga, si inerpica, dove le paure fanno i conti con gli affetti, gli affetti con le paure. E’ intenso lo spettacolo di Giancarlo Loffarelli che prende la frase di Aldo Moro per raccontare Aldo Moro e la sua vicenda umana, umanissima, nel secolo dell’inumanità della tecnica e della assurdità del totalitarismo. “Se ci fosse luce”, traccia una umanità incredibile dello statista democristiano, dell’uomo, del marito, del padre.
“Se ci fosse luce” in scena con Le Colonne a Bari.
Lo spettacolo è andato in scena ieri nella Bari di Moro, nell’università di Bari, dentro un ciclo di eventi sull’uomo politico pugliese. Un riconoscimento importante per Giancarlo Loffarelli che ha portato in scena la sua opera con la compagnia teatrale Le colonne. Nel cast: Emiliano Campoli; Marina Eianti; lo stesso Loffarelli; Alessandra Paletta; Simona Serino; Marco Zaccarelli; audio di Armando di Lenola; luci Fabio di Lenola.
Un meccanismo rodato quello degli attori, ma con una intensità emotiva, con una rara capacità di far entrare il pubblico in una vicenda tragica e difficile, grazie ad un testo colto ed essenziale allo stesso tempo, e un gruppo di attori che riescono a trasformarlo in carne viva. Perché la tragedia di Aldo Moro è ancora nella carne viva del Paese, di una Italia che anche in questo caso ha cercato di dimenticare per non capire.
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Info sull'autore
Poster, Il Foglio, Il Territorio, Il Foglio della Libertà, LatinaQuotidiano, sono le esperienze editoriali di Rinaldo Ceccano. La sua arte nello scrivere e raccontare si è dipanata in altre mille rivoli: progetti europei, piani di sviluppo, programmi elettorali, piani formativi. Ha trasferito idee, storie, intuizioni e riflessioni in scritti ed elaborati testuali che sono stati assunti da altri senza rivelarne l'autore. Scrivere su "Fatto a Latina" servirà a rivelare l'origine della fonte rendendo indelebile la firma.