Cisterna e Aprilia devastate dalla grandine. Allarme di Coldiretti
16 Maggio 2019Ben 10 milioni di euro di danni in tutta Italia. Queste le stime della Coldiretti dopo i recenti eventi atmosferici che hanno colpito l’Italia intera. Nel Lazio è stata duramente colpita la provincia di Latina. Tutta colpa della grandine che ha distrutto le coltivazioni soprattutto tra Aprilia e Cisterna.
In pochi minuti dal cielo sono piovuti chicchi di ghiaccio grandi come noci che hanno letteralmente raso al suolo le coltivazioni di kiwi, cocomeri, uva e ortaggi estivi. La grandine non ha risparmiato le serre.
Aprilia e Cisterna si sono già mosse per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Gli agricoltori danneggiati dovranno compilare la modulistica e recapitarla nei rispettivi comuni. Spetterà poi ai comuni consegnare il tutto in Regione, che a sua volta farà la richiesta al Governo. Se lo stato di calamità naturale sarà riconosciuto gli agricoltori potrebbero accedere a dei fondi che sarebbero ossigeno tale da compensare in parte le perdite.
L’allarme di Coldiretti
Dicono da Coldiretti:
“L’ondata di maltempo fuori stagione ha devastato le aziende agricole dove è andato perso un intero anno di lavoro per i danni causati alle produzioni stimati in oltre dieci milioni di euro”.
Per l’associazione dedicata al comparto agricolo non è sufficiente richiedere lo stato di calamità naturale:
“In questo quadro, è importante anche la sospensione del pagamento delle imposte e dei contributi per assicurare la ripresa produttiva delle imprese e il ripristino delle strutture danneggiate”.
Le dichiarazioni sono state rese durante la manifestazione ”Obiettivo Acqua”, promosso da Coldiretti, Anbi-Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue e Fondazione Univerde, cui hanno preso parte il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ed il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Conclude Coldiretti:
“Il conto potrebbe aumentare nelle aree minacciate dalla nuova perturbazione dove si stanno stendendo le reti antigrandine a protezione delle colture e si anticipa, dove possibile, la raccolta di frutta e verdura per metterle al sicuro dalle intemperie”.