
San Lidano: “la mia statua è Sezze e basta così”
17 Maggio 2019Riceviamo da lontano e pubblichiamo per intero, una lettera che giunge di lontano, ma molto lontano e non vi paia singolare, parliamo di santi non certo di cose di qua, le cose di qua hanno bisogno di bronzi, di là è il regno della parola. Ringraziamo Lidano D’Antena di averci scelto, ma confesso che ero un poco raccomandato e capirete il perché.
Sono Lidano, ma veramente Lidano, il nome è strano, ma cosa volete farci. Indossare questo nome non è proprio una passeggiata, ma ti tocca. Essere Lidano crea tanti problemi, ma mai l’immodestia, mai la voglia di grandezza. Da santo ho scelto di farlo in un angolo di mondo dove certo non bazzicano papi e cardinali, neanche re, per tacere di principesse. Non cerco clamore, ma la pietà, la pietà che è opera silenziosa. Quindi il rumore, il chiacchiericcio mi dispiace, perché non ci serve, basta qualche prece il 2 di luglio, una menzione di tanto in tanto, che non sono manco invidioso di Carlo che è un altro santo, di diversa saggezza, di forti lettere. Io sono così un monaco con una sfida, fare cristiane genti strane, ma non con la forza come se fossero terre coloniali, non con il rigore dell’eremo e della solitudine che fa guardare dentro, ma con la predica a cercare parole semplici per dire la complessità di creato e creatore. Sono Lidano D’Antena, per capirci, e non mi sono mai “statuato”, perché sono errante tra le anime e non faccia di bronzo statica ad un orizzonte. Non fatemi una statua, non ne ho bisogno, ma fate quello che volevo dire e fare: parlare agli altri dell’umiltà, della pietà, e la mia statua è il creato di cui sono creatura.
Poi guardate verso il piano, sguardo lungo che si vede il mare e nelle giornate chiare anche le isole lontane ed è un incredibile guardare, sospirare è quello che vi volevo dire, altro non c’è da fare, dire. Il mio miracolo? La certezza della mia speranza per ogni tribolato, e vivo in quei pochi Lidano che fanno vivo non il mio nome, ma la straordinarietà di essere noi e non altri. Insomma la mia statua è Sezze
Firmato Lidano d’Antena, Santo patrono di Sezze (ma senza nulla a pretendere, manco una statua, e va bene pure se pregate Carlo il mio collega)