Durigon proconsole di Salvini nelle paludi

Durigon proconsole di Salvini nelle paludi

27 Maggio 2019 0 Di Lidano Grassucci

C’è chi vince, ha vinto Matteo Salvini con il 35% dei voti. Per caduta a Latina vince Claudio Durigon, suo proconsole in questa provincia dell’impero. Durigon si carica pure un “localissimo” Matteo Adonolfi che passa, di botto, da borgo Piave a Bruxelles, più veloce di un Freccia Rossa. Poi? Poi passati da questa stratosfera il resto importa, ma è ordinario. Latina si conferma provincia governativa, i pontini “fiutano” il potere.

I risultati sono da vecchia Dc, solo che quella aveva elettori conservatori ma una elité progressiva. La Dc governava le anime, Salvini fomenta i corpi.

Il resto? Ma siamo in canali normali, il Pd tiene sta sopra il 20 ed è l’unica alternativa al nuovo Cesare, i 5 stelle sono offuscati dalle nubi di questo maggio. Forza Italia è ridotta ai “successi” del Pli di Malagodi, la Meloni ha successo ma è l’elettorato del vecchio Msi. Come dire nello straordinario c’è tanto ritorno alla banalità.

Il sindaco di Latina? Ci ha provato a farsi una casa politica, ma la sua lista +Europa nonostante Emma Bonino si ferma al 3%, 1774 voti totali. Poco, pochissimo. Urge un catalizzante antilega che a Latina sta al 42%, e si quasi basta per prenotare il nuovo sindaco, bisognerebbe pensare alla grande.

Fazzone? Resta il feudo di Fondi dove Forza Italia prende il 45%, fuori il partito si “scioglie” e si ferma al 12%, poco meno Fratelli d’Italia che porta Procaccini alla testa della lista.