Sezze e Priverno che “disfida sia”, ma di crostatine e vinca il migliore (Sezze)

Sezze e Priverno che “disfida sia”, ma di crostatine e vinca il migliore (Sezze)

6 Giugno 2019 1 Di Lidano Grassucci

Se… se ci fosse l’ironia, il divertimento, lo sfottò ed io farò un articolo ipotetico che verrà bocciato di sicuro dagli algoritmi precisi del mondo tutto eguale, lo farò a stocco come a stocco è la vita che se la prendi non come medicina quale vogliono che sia, ma come giostra qual è è bellissima. Sono setino volgare ed anche antico, emigrato di un mondo di cui ho il profumo e niente più, ma cosa farei se fossi sindaco davanti al “ratto delle crostatine degli infidi pipernesi?“. Certo le risorse finanziarie sono ristrette e quindi non possiamo fare una gigantesca crostatina con dentro Lidano Caldarozzi e i suoi uomini abbandonata a Ceriara, per fare come i greci con i troiani. Ma mancano i danari, che fare? Servirebbe una guerra povera, servirebbe una dolce guerra in un giugno troppo nuvoloso a imitazione di novembre. Ecco cosa farei: una disfida come a Barletta contro i francesi (va da se che chiamandomi Lidano sto con i miei, fora i francesi) con l’Ettore Fieramosca della pasticcheria setina contro il Charles de Torques della pasticceria pipernese. Disfida da tenersi sul belvedere di Sezze, arbitro Damiano Coletta sindaco della terra in cerca di storia che è Latina. Un disfida di pasta frolla, di strutto, di marmellata, di saggezza. Una sfida da tenersi ogni anno, una disfida senza esclusioni di colpi (tranne sostituire allo strutto il burro). Tre pasticceri contro tre pasticceri. Il costo della pastarelle e per premio la gloria, per causa “una questione d’onore”. Di Sergio di Raimo e lAnnamaria Bilancia con la fascia, Claudio Sperduti e Memmo Guidi a giuria

Ma non si farà perché la fantasia è bandita e la politica è triste e si discute di deleghe e mai di onore. Che vinca il migliore, a pardon non si può perché ha già vinto la banalità, altrimenti vinceva Sezze.

Ps: un appello al compagno Memmo Guidi: “se quisci non ci pensano falla tua a Bassiano, su abbacilichi tu iri già socialista quando atesci non ci steva ancora niente”